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martedì 13 dicembre 2011

Custode

Da piccoli ce la facevano ripetere prima di dormire: “Angelo di Dio, che sei il mio custode”... ed a noi piaceva, perché era breve.

L'angelo non lo potevi vedere, ma sentire... Un'esperienza extrasensoriale a portata di mano... a me l'idea faceva anche un po' paura, ed oscillavo tra il desiderio che questo benedetto essere si manifestasse, ed il terrore che lo facesse veramente.

Adesso che gli angeli sembrano scomparsi del tutto, quella preghiera mi sembra un'antico cesello; un’opera cartesiana, in cui nessuna parola sembra lasciata al caso.

  • “Illumina”: dunque è questo il primo problema… il buio pesto, che ci fa andare a tentoni. A pensarci bene, quanti errori, che, “con il senno di poi”, potevamo evitare. E quanti, probabilmente, ne stiamo facendo tuttora, senza vederli.
  • “Custodisci”: vuol dire che siamo a rischio. Presa alla lettera, ci sarebbe chi vuole violarci, o –quanto meno- c’è il rischio che ci disperdiamo, e di noi non resti nulla.
  • “Reggi”: una bella botta alla nostra autostima. Come dire che non saremmo neppure in grado di star ritti da soli.

Dura da ammettere... ma quante conferme, a queste interpretazioni...

  • “Governa”: sarebbe la nave che va governata, per farla arrivare al porto. Quindi noi saremmo una nave senza timoniere, che viaggia allegramente, con le vele gonfie, ma non sa dove sta andando.

Impossibile negare anche questa evidenza.

  • “Che ti fui affidato dalla Pietà Celeste”: il nostro angelo sarebbe solo il custode. E non per sua generosità. Lui non avrebbe particolari sentimenti verso di noi: solo un compito preciso. Noi, invece, staremmo a cuore a qualcuno, che però non avrebbe la possibilità di operare in prima persona.
Come quegli emigranti che mandano la rimessa ai propri cari, troppo lontani per essere raggiunti direttamente.

Questa distanza, tra Dio e noi, colmata solo attraverso messaggeri, o intermediari (come l’ “avvocata nostra”), parla chiaramente della nostra solitudine.

Del senso di mancanza.

Anche se, in genere, non sapremmo dire esattamente cosa ci manca,
...ma qualcosa ci manca.
Tentiamo di colmare la voragine, con il consumo, e restiamo -inesorabilmente- insoddisfatti.

Nel mio primo libro di economia, nel primo capitolo, c'era scritto che "i bisogni dell'uomo sono infiniti". "E allora", chiesi al professore, "perché affaticarci tanto per soddisfarli ?"
Non mi rispose.

Si avvicina Natale, e l'apparizione di un'angioletto, magari sorridente, con un lieto annuncio, sarebbe proprio indicata.

Te che fai finta di niente, lì dietro, che ne dici ?

sabato 3 dicembre 2011

Sacrifizi

Adesso ce li chiedono in coro, come se fosse: “solo per questa volta”

… ma i sacrifici hanno accompagnato tutta la nostra storia

…e, francamente, non hanno mai portato fortuna.


Ricordate Caino ed Abele ? L’istinto omicida è scattato dopo dei sacrifici.

Quello di Caino sembrava sgradito al Cielo.

Abele comunque bruciava animali, mentre Caino solo fascine... oggi si direbbe: “concorrenza sleale”. Il sacrificio, Abele, lo faceva fare alla bestia, mica lo faceva lui


Nei sacrifici, di solito, chi si sacrifica è vittima, spesso inconsapevole, il più delle volte, inutile.


Quelli di Monti, sono sacrifici per il Dio Finanza.

Che, indubbiamente, è un Dio cattivo, e temo resterà insoddisfatto…

…e chissà se dovremo vedere ancora gli effetti dell’istinto di Caino.


Io credo sia sbagliato focalizzare sui sacrifici.


Mi sono fatto questa idea: fare sacrifici, costretti dalla paura, è una situazione da evitare, che porta solo altre disgrazie.


Basta con i sacrifici: abroghiamo la parola !

Ci sarà bene, nelle possibilità future, qualcosa di interessante, che giustifica la “colletta collettiva” che saremo chiamati a fare…

Ci dicessero di essere contenti e soddisfatti, non sarebbe meglio ? Ci aiutassero ad essere veramente più contenti, e soddisfatti, svegliandoci dall'ipnosi collettiva del consumismo, non sarebbe bello ?


Facciamo una festa, vogliamoci più bene, smettiamo di fare gli stupidi


Andrà tutto meglio

martedì 29 novembre 2011

Tutti

L’altro giorno ero in ospedale, per fare dei raggi. Nulla di che. Il radiologo era premuroso. Ho pensato che forse mi conosceva, ma io non mi ricordavo di lui. Poi sono uscito, e davanti a me camminava una signora. Un po’ trasandata; sembrava stanca; forse tornava a casa dopo aver fatto assistenza a qualcuno.

Osservandola, da dietro, mi è sembrato di averla già vista. Di sicuro avevo già sperimentato quella situazione.


Vicino all’uscita, un’altra signora aveva appena ritirato dei soldi dal bancomat. Forse stava pensando: “Questi mi devono bastare fino a …”.

“Io, te, ti conosco” ho pensato invece io. Ma quando lei ha alzato lo sguardo, chiudendo la borsa, io ho distolto il mio, perché non ricordavo affatto chi fosse veramente.

Esco, e c’è un vecchio che fa l’elemosina. Cavoli: quella barba sfatta, questo sguardo tramortito, quel modo di porgere la scatoletta di latta per le monete ... io li avevo visti altre volte.


“Ma che succede oggi ?”, mi sono chiesto, “tutta questa gente non mi è nuova. Ma perché non ricordo chi sia ?”

  • Quel ragazzo con i capelli esageratamente curati.
  • Quel signore anziano, con la giacca così male accomodata sulle spalle.
  • Quella coppia: ... camminano fianco a fianco, senza parlarsi.

“Io vi ho già visti” mi dicevo


Poi ho capito


Era ovvio… avrei potuto arrivarci prima…


… siamo tutti fratelli, no ?

sabato 26 novembre 2011

Anti Robin

Il suggerimento, a noi italiani, di acquistare i titoli di stato, non sembra essere stato preso sul serio, benché sia la più logica alternativa all'aumento delle imposte.

Metti che Mario Rossi (uno a caso) voglia seguire il suggerimento,
che fa ?
Va in banca, e lì subito gli parlano di 120 euro di imposta di bollo annuale (il mitico "piego titoli"), più le commissioni per l'operazione.

Ma lui voleva metterci solo 2.000 €, non di più ... ci avrebbe guadagnato 160€ (prima delle tasse).

Metti che, come lui, altre 100.000 persone mettano 2.000 € (siamo in 60 milioni, quindi un italiano ogni 600), verrebbero acquistati 200 miliardi di euro, 10% dell'intero debito pubblico.

Non male no ?

Perché dobbiamo punirlo con una imposta di bollo, che a lui pesa il 75% del valore degli interessi ?
Quel balzello è sufficiente a dissuadere il piccolo risparmiatore.

E' decisivo.

Mi son fatto questa idea: l'imposta di bollo sul piego titoli, è una norma "anti Robin"... Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri... questa va nella direzione opposta, come la maggior parte delle norme introdotte dall'ultimo malgoverno.
Una imposta di bollo ad importo fisso, penalizza incredibilmente i piccoli investitori. Li ha spostati verso i gestori di fondi di investimento, che hanno riversato sui risparmatori tutte le perdite di questi mesi.

Suvvia, Monti, ci si mette poco a

facilitare agli italiani l'acquisto di titoli di stato.
  • Riparametriamo l'imposta di bollo solo sugli investimenti superiori a 50 mila €
  • Offriamoli nelle poste.
  • Facciamoli vendere dalla Sisal, in piccoli tagli (invece del gratta e vinci, vinci sempre, paghi 10€ e tra 2 anni uno su 10 ritira 26€, gli altri ritirano i 10€ che hanno versato, e la Sisal si tiene i soldi di quelli che si dimenticano di ritirare il premio).
Queste sono tutte operazioni a costo zero, in grado di rastrellare liquidità.
E che riportano il costo del debito, come ricavo, all'interno dello stesso paese che lo ha generato.


o sei anche tu antiRobin ?

sabato 19 novembre 2011

Salute

"Berlusconi ha rimesso il mandato"
"Cos'ha fatto, mamma ?" ha voluto sapere subito Paola "Ha vomitato ?".

Il bello dei bambini, è che sono semplici.
Però è straordinario come la sua interpretazione, paradossale, non sia poi tanto distante dal vero.

Da un po' si parlava di "mal di pancia"
Poi nessuno rimette volentieri, e quella era l'ultima delle cose che Silvio desiderasse fare.
Poi si tratta sempre di uno spettacolo indecoroso, ed indecorosa è stata tutta la gestione del potere fatta da lui, da buona parte del suo governo, e da troppi dei suoi sostenitori.

Ma c'è anche, nell'equivoco di Paola, quello che potremmo chiamare: "il primato della fisicità"
Lo stato di benessere del tuo corpo, come priorità.

"Basta la salute", si diceva una volta, ma credo sia sempre vero

Così, Silvio, consolati: piuttosto di una malattia...

giovedì 3 novembre 2011

Fretta


Una lumaca decide di salire in cima ad un muretto, per vedere cosa c’è dall’altra parte.
Dopo un giorno di faticosa salita, è quasi arrivata in cima, ma perde l’equilibrio, e cade.
Qualcuno dice di averla sentita borbottare: “Maledetta la fretta”.

Impiegare poco tempo, oggi sembra essere uno dei doveri degli esseri umani, ma non sempre porta a buoni risultati.

Poco fa mi è capitato di rispondere ad una eMail che era lì da un mese. Avevo cominciato, ma poi mi sono dedicato ad altro, ed è rimasta tra le bozze.   “Dai che la concludo” mi sono detto, e l’ho inviata. Il destinatario è rimasto sorpreso: “E’ passato un mese !” mi ha fatto notare.
Già, ma era meglio non rispondere ?

Conoscevo (e qualcuno di chi legge, magari se lo ricorda) un tale che leggeva i giornali sistematicamente. Se un giorno non riusciva a leggerlo tutto, il giorno dopo cominciava da quello, e metteva da parte la copia nuova. Poteva restare in arretrato anche di una settimana, ma non ha mai ceduto, che io sappia, alla tentazione di leggere la copia del giorno, trascurando di informarsi sugli accadimenti dei giorni precedenti.
La vita, insomma, come una soap opera, di cui non bisogna perdere nessuna puntata.
Un tipo strano, che non aveva fretta.  
Una qualità, in genere, poco apprezzata.

Ma perché ?

Poco fa ero in coda, e l’auto di fronte a me non aveva fretta. Quando la coda avanzava, ci metteva un po’ prima di ingranare la marcia. Col risultato che subito qualche furbastro si infilava nello spazio lasciato nella coda, ed il tempo d’attesa per me aumentava.
Insomma, potremmo anche decidere di andare più piano, ma dovremmo farlo TUTTI.


E siccome è ben difficile mettersi d’accordo su questo ...

dai, 
coraggio, 
muoversi ! 
Cosa aspettate a commentare questo post ?

domenica 16 ottobre 2011

Debito sovrano

Forse hanno emendato anche la matematica, ma l'aumento dell'IVA dal 20% al 21%, non mi sembra sia dell' 1%, ma un bel 5%, tondo tondo.
Un vero gioco di prestigio: aumentate le imposte indirette del 5%, senza "mettere le mani nelle tasche degli Italiani"... (i dentisti sono meno bravi, anche loro svuotano il portafoglio, però ti mettono le mani in bocca).

Ma forse sono io ad avere le idee confuse.

A esempio, aiutatemi a capire questa storia del "debito sovrano".
A me subito ha fatto pensare a quei nobili decaduti, con il sangue blu, e le tasche al verde.
"Sovrano" è un attributo delle monarchie... ma la nostra non era una repubblica ?

Faccio un riassunto, così mi dite dove sbaglio.
La Grecia spende di più di quello che possiede (vizio diffuso).
Allora chiede soldi in prestito, perché, con la storia dell'euro, non se li può più stampare da sola, nascostamente.
Ma siccome nessuno si fida, deve pagare un tasso elevato.

E qui comincia la confusione: ma come, uno non ha soldi, e gli chiedi un tasso elevato ?
Gli farai il prestito per misericordia, ed è già tanto se te lo restituisce, no ?

Dice: e no... "il prestito di danaro va compensato con un interesse"
Sembra quasi che sia sempre così
A me non risulta affatto

Provate a prestare dei soldi ad un Fondo Azionario; gli dai 100, e quando è il momento di riscuotere la risposta è: "Dipende: se va be e a noi, te ne diamo un po' anche a te, ma se a noi va male, soffrirai anche tu".

E a tutti sembra normale.

E allora, se questa regola è universalmente accettata, perché mai non dovrebbe valere per il "debito sovrano" ?
Le banche comprano titoli di stato ?  Ok, se lo Stato ha quattrini te li rimborsa, altrimenti, prima paga tutti i suoi creditori, e quello che resta lo ripartisce tra quelli che volevano una rendita monetaria.
Invece, a quanto pare, se lo Stato non ha quattrini, dovrebbe aumentare il prelievo fiscale.
Ma come... per pagare gli interessi a chi vuole guadagnare standosene in panciolle ?
Non è più logico prima pagare chi ha lavorato ?

Un fornitore dell'ULSS è giusto che aspetti più di un anno prima di essere pagato, e invece l'interesse all'istituto di credito va pagato subito ?
mi sono fatto questa idea: sono più belli loro...

Dice: "guarda che una buona fetta dei titoli di stato sono in tasca di piccoli risparmiatori, famiglie, gente comune, come me e te".
Bene, e allora, per pagare loro gli interessi, gli aumenti le tasse ?  A me sembra una presa in giro...  non dategli gli interessi, e non aumentate le tasse, e facciamo patta...


Dice: "ma se lo Stato non promette un interesse, nessuno gli presta i quattrini che gli servono".
Accidenti... lo Stato è sotto ricatto, dunque. E, nel caso della Grecia, è sotto ricatto da parte di strozzini (il 16,75%  in italia, se non sbaglio, sarebbe USURA).
Questo non è campo di competenza di esperti finanziari, ma dei giudici ordinari.


Dov'è che non capisco ?
Qualcuno mi aiuta ?

lunedì 10 ottobre 2011

I primi e gli ultimi


Paradossale, me neanche tanto; che: “I primi saranno gli ultimi” non è questione di giustizia divina, è solo questione di tempo.

Il tempo, in cui siamo immersi per via dalla famosa condanna,  gira,  e capovolge ogni cosa:  conclude ogni inizio, spegne ogni fiamma… e lascia che ogni altra cosa... cresca, e possa svettare… ma mai a lungo.

Però, attenzione… dire ai negletti, che: “I primi saranno gli ultimi”, potrebbe illudere che loro, gli ultimi, saranno i primi… cosa possibile, ma mica subito, giacché di solito sono i secondi a prendere quel posto
Gli ultimi si trovano con la compagnia, tutt’altro che amabile, di quelli che, per molto tempo, si considerarono privilegiati.

E c’è poco da consolarsi.

giovedì 15 settembre 2011

Rivalutazioni


Chi di voi ha sentito parlare, recentemente, di "Rivalutazioni" ?
Il mio commercialista, diligentemente, mi ha recapitato un documento in cui si riassumono dei provvedimenti, diventati legge da poco.
Io non ci capisco gran che, ma ugualmente l'ho letto.

Un titolo mi ha incuriosito: "rivalutazione terreni e quote sociali". Leggo, e si parla di una "imposta sostitutiva" da pagare, per poter rivalutare questi patrimoni.  
Ripeto, non sono competente (per cui se qualcuno mi volesse aiutare, correggendomi, gli sarei riconoscente), però se tu a bilancio hai un bene, e lo rivaluti, il risultato è che l'utile della tua azienda diminuisce, e quindi -in soldoni- paghi meno tasse.

Questo è coerente con il fatto che, per fare questa rivalutazione, devi pagare l' "imposta sostitutiva"

Oggi c'è internet, e togliersi la curiosità di sapere quant'è questa imposta, è molto facile

Sapete di quant'è ?

2%

Proprio così: risparmi -che so- il 30%, e paghi il 2%
Ne resta abbastanza per pagare il fiscalista che ti ha spiegato cosa devi fare


Bilancio dell'operazione
Chi ci guadagna:

  • il proprietario finale del patrimonio
  • il fiscalista che lo ha assistito

Chi ci perde:

  • L'erario, cioè tutti noi (perdita che verrà compensata con altre imposizioni, tipo l'IVA al 21%)


Proposta
Nella prossima legge elettorale, un piccolo comma che stabilisce che commercialisti, fiscalisti, giornalisti ed avvocati non possono essere eletti

Ah, mi raccomando, andiamo a firmare !

martedì 6 settembre 2011

Bocciato


Non vi sembra che sarebbe l'ora di chiedere le dimissioni di Tremonti ?
Che sia per sua incapacità, o per incapacità dell'intera squadra di governo interessa poco:  la funzione di gestione dell'economia è vistosamente fuori controllo.   Se fosse un politico che vuole farsi rispettare, si dimetterebbe.  
Non lo fa lui ?  Invitiamolo a farlo.

Torniamo un po' con la mente al suo operato, negli ultimi 20 anni ... dai "conti truccati" della finanziaria 2003, che lo costrinsero alle dimissioni,  alla pioggia di benefici fiscali riservati a chi davvero non ne ha bisogno...
Confrontiamo lo stato dell'economia italiana, con quella della Germania.
Merita davvero la nostra fiducia ?
Davvero l'economia va governata da un fiscalista, specializzato nel ridurre al minimo i versamenti all'erario ... di chi gli paga la parcella ?

E' facile cadere nell'errore di difendere tutti quelli che sono ostili a Berlusconi.

Tremonti ? Bocciato !

mercoledì 31 agosto 2011

25 aprile

La manovra del governo sembra di quelle che faccio io quando parcheggio in retromarcia: avanti e indietro un'infinità di volte, e poi risulta comunque storta....

Ma la cosa che mi ha colpito, è lo spostamento delle feste. Una specie di "ora legale" fatta sul calendario. Così l'anno prossimo il 25 aprile potrebbe essere spostato a domenica 29 aprile, e festeggiato assieme al primo maggio.

Opera sicuramente di qualche mente "fina".

Come dire: la festa è per ricordare qualcosa che è avvenuto. Ovviamente si può ricordare in qualsiasi momento, e non solo nel giorno "che nel calendario ha lo stesso numero che c'era quella volta lì".

Non fa una grinza.

Che so, mica il compleanno lo festeggiamo "il giorno, l'ora, i minuti, ecc... esatti di quando siamo nati". L'approssimazione del giorno, per i compleanni, è accettabile. Se adottassimo l'approssimazione della settimana, non sarebbe molto diverso....

Che poi -grosso modo- è quello che facciamo l'ultimo dell'anno: non c'è un istante in cui fare festa, ed ogni fuso orario lo festeggia per conto suo. Nulla che meriti di scandalizzarsi.

Quindi sembrerebbe che questa sollevazione popolare contro una iniziativa così intelligente, sia opera dei soliti fannulloni.


Il problema, però, secondo me, è diverso, e sta nelle motivazioni di questo cambiamento.
Intatti, sarebbe fatto per aumentare la produttività.


Ma a voi sembra veramente che dovremmo produrre di più ?


Sua Maestà il Mercato non ha l'aria di richiedere tanti altri beni: ce n'é che avanza, no ?...
Il problema, magari, è di ripartizione.
  • Non lavorare di più, ma lavorare tutti (e quindi, necessariamente, di meno)
  • Non sussidi a chi non lavora, ma compensi al lavoro di tutti (e quindi nessuno a casa)
  • Non aumento del numero di beni prodotti, ma fare in modo che tutti abbiano accesso ai beni disponibili
Non ricordo esattamente la percentuale, ma qualcosa come il 40% dei beni alimentari, finisce, nei paesi "evoluti", nella spazzatura (qualcuno di voi ha numeri più precisi ?). Prossimi alla scadenza, eccedenze, leggermente rovinati e non più vendibili, acquistati e non utilizzati.
Ed abbiamo grosso modo un miliardo di persone con problemi gravi di alimentazione.

Ma avete idea di quanto è grosso un miliardo ?
Se fossero in Italia, ognuno di noi avrebbe 20 persone che gli chiedono da mangiare
Provate ad immaginare ad averli fuori dalla porta
Quanti siete in famiglia ? tre ?
Bene, fuori ne avete 60 che chiedono da mangiare.

Vi sembra ancora che la soluzione del problema sia festeggiare il 25 aprile di domenica ?

martedì 26 luglio 2011

Pentole e coperchi

In un primo momento, la notizia della strage è stata presentata per quello che la gente si aspettava fosse: un attentato dei fondamentalisti islamici.
E il fondamentalismo c'entrava veramente, ma era dell'altro segno. Noi italiani lo sappiamo bene, é sempre così nelle stragi.

Ma forse una notizia ancora peggiore, è che le affermazioni di Borghezio ("Le idee di Breivik? Ottime e condivisibili") potrebbero contenere una parte di verità; e cioè, che il pensiero comune - per come si manifesta in molte consultazioni elettorali - sembrerebbe essere tutt'altro che democratico, tutt'altro che cristiano, tutt'altro che umano.

E' come rendersi conto che stai in un fondo a un pozzo

Qualche tempo fa, facendo repulisti tra i libri dei miei genitori, è saltato fuori "L'uomo questo sconosciuto" di Carrel. Per curiosità l'ho sfogliato. Alexis scriveva nel 1935, con l'autorevolezza dei premi Nobel. Ho trovato molte frasi sulla necessità di eliminare i soggetti non educabili, gli ammalati inguaribili, i criminali incorreggibili, allo scopo di far progredire la razza.

Intendo dire che attribuire solo ad Hitler la resposabilità delle persecuzioni, la chiamerei una forma di depistaggio. Limitarsi alla esecrazione della follia di Breivik, è un'altra forma di depistaggio.


Ma forse non è affatto vero che i meccanismi elettorali fanno emergere dei "campioni statisticamente significativi" della società
... Forse non è affatto vero che il pensiero dei premi Nobel è esemplare.
... ... Forse, se ci trovassimo in condizioni di parità, nessuno di noi sarebbe razzista.

Il diavolo fa le pentole, si diceva una volta. ma non i coperchi

mercoledì 20 luglio 2011

Niente


Dell'ultimo militare italiano morto in Afganistan, si è sentito parlare poco.
Cos'è successo ? Niente, solo ne è morto un altro.
Giornalisticamente, è un tema che non interessa.

Niente.

E' anche la risposta che ci da Paola, la nostra piccola di 7 anni, quando le chiediamo: "Cosa hai detto ?", e lei ci vuole in qualche modo far pesare il fatto che non fossimo attenti.
Niente: "giacché non ti interessa, non te lo dico".

Nel mio mestiere, l'informatica, il "niente" è pure un'informazione. Significa che in quel caso non si dispone di alcun dato. E si può dire che in qualsiasi universo sia lo stato prevalente.

Così, secondo me, anche il niente è significativo.
Alle volte molto significativo,
come il silenzio.

Purché sia notato.

giovedì 14 luglio 2011

Grande Vecchio

Dopo aver letto gli articoli sui bunker massonici segreti, il backstage di Berlusconi mi ha lasciato un dubbio.
E' lui "fuori con le carte", malato, oppure c'è un mondo parallelo, a noi inacessibile, dove queste cose sono "normali", che Berlusconi -maldestro come sempre- lascia trapelare ?

Il sospetto del "Grande Vecchio" c'è da sempre, ma, secondo me, è la proiezione della nostra convinzione di impotenza. L'errore, credo, è propio quella convinzione. Noi probabilmente usiamo molto meno potenza di quella che abbiamo, ed anche molta meno creatività, ed anche molta meno intelligenza. E per giustificarci, ci piace pensare che c'è qualcuno che questi poteri ce li ha usurpati, e li usa segretamente.

Per me Berlusconi è stato descritto bene dalla moglie: un malato; esageratamente ricco, aggiungerei io.

Se io fossi un giornalista, eviterei di lasciare la porta aperta ad ipotesi complottiste, e mi limiterei ai fatti. Abbiamo visto bene, dalle intercettazioni, quale sia l'opinione che gli amici hanno di Berlusconi. Chi lo appoggia, ritiene di ricavarne un vantaggio economico. Ma il loro schema mentale, tutto sommato, non è molto diverso da quello che usiamo noi tutti i giorni.

Mi sono fatto questa idea: è il nostro schema mentale che "genera" i Berlusconi. Forse è lì l'origine del contagio. Peccato che siamo ai livelli dell'AIDS in Africa, e non ci sia il vaccino.

mercoledì 29 giugno 2011

Moltiplicazione

Basta.
I risultati dei referendum lo hanno dimostrato: si può fare.
Facciamolo per i nostri figli; ancora uno sforzo, dai !

Aboliamo la moltiplicazione.

Ma sì ! somma e sottrazione sono anche troppo. Massimo, massimo la divisione (che mi suona democratica), ma la moltiplicazione no, è troppo immorale.
8 per 5, si fa presto a dirlo, ma fare otto ore per 5 giorni consecutivi, non finiscono mai. E' più corretto dire 8+8+8+8+8, questo sì, che da l'idea di cosa stiamo parlando.

Che poi sappiamo bene che il risultato non è affatto vero: la moltiplicazione non funziona ! è rotta: se 1 kg di ciliege costa 5€, non è affatto vero che 100 kg costano 500€: sappiamo tutti che costano molto meno.

E' tutto un'imbroglio: 20% di IVA. Va beh, sull'euro del caffé, 20 centesimi te li posso anche dare, ma sul prezzo dell'automobile... piano: sono un sacco di quattrini. Che credi, che li trovo sotto il letto ?
Che la moltiplicazione sia strampalata, lo dimostra la moltiplicazione dei numeri negativi: dovrebbe venire uno stra-negativo, invece ti raccontano che diventa positivo !
Ma il massimo è il mitico "sette volte sette"; del 7 abbiamo già parlato, ma quando mettiamo in gioco la moltiplicazione, avete visto cosa viene fuori ?



Toh, un fiocco di neve...

Ve lo aspettavate ?

Che ci fa la neve nell'Eden ? Che lì fa un sacco di caldo (se no, mica se ne stavano nudi, giusto ?).

E' chiaro, quando il Creatore s'è incazzato (sui veri motivi le indagini sono ancora in corso), s'è fatto prendere dalla moltiplicazione, ed è venuto il gelo.

Per questo vi prego, tutti uniti con me, d'ora in poi smettiamola di moltiplicare, e stiamo un po' di più con i piedi per terra.

sabato 21 maggio 2011

Sara





Pensandoci bene, si direbbe proprio che non avesse il senso dell'umorismo.


O almeno così ce lo rappresentano le scritture.


Parlo di Gesù... persona straordinaria, da un sacco di punti di vista, ma -a quanto pare-piuttosto seriosa.



Strano...no ?


  • Sdrammatizzare, è un modo di aiutarsi

  • Riderci sopra, è un modo per sentirsi meglio

  • Trovare il lato buffo delle cose, è un modo per superare il dramma quotidiano



A Lui piaceva parlare, inventare storielline, ma mai, che io mi ricordi, che ci si potesse far sopra una bella risata.



Tale e quale suo Padre.


Quando l'angelo disse ad Abramo che sua moglie avrebbe avuto un figlio, Sara rise divertita (era come dire che Napolitano vincerà alle prossime olimpiadi).



La sua risata, per nulla offensiva, dimostra che il senso dell'umorismo c'era anche a quei tempi.



Ma è stata subito ripresa: "Perché ridi ?"







Alle volte me lo chiedo anch'io: "Perché ridiamo ?"







giovedì 21 aprile 2011

Spiragli

Vi ricordate quando gli infissi non erano così precisi come oggi, e restava sempre una fessura ? E dalla fessura, d'inverno, filtrava una lama d'aria fredda.
Non era necessario che la fessura fosse larga, per sentire lo spiffero: era il mondo esterno che spingeva, per entrare a tutti i costi, fastidiosamente.

Le fessure sembrano un'imperfezione essenziale per la contaminazione (non credo fosse enorme quella di Fukushima).

Ma uno spiraglio è anche un segno di speranza. Dalla stanza buia, uno spiraglio lascia intravedere il sole.
Quando capita che nelle imposte c'è un piccolo buco (come quando le tapparelle erano in legno) quel buco proietta -contro il muro di fronte- il mondo esterno, capovolto.

Lo spiraglio é anche quella fessura, nella porta socchiusa, che permette di intravedere di là, senza ancora andarci, come talvolta fanno i bambini, quando spiano gli adulti. Mi sono fatto questa idea: spiraglio, e soglia sono assieme l'anticamera del cambiamento.

Noi siamo stati concepiti da una fessura, e quando siamo usciti di , e ci siamo trovati di qua, l'abbiamo considerato l'inizio del nostro tempo.
Non s'è spalancata nessuna porta quando siamo venuti al mondo: ci siamo scivolati dentro.
Quello che per noi è stato un passaggio fondamentale, è iniziato con una piccola fessura, che ha messo in contatto due mondi destinati a mescolarsi.



Quando guardo Paola, la nostra figlia più piccola, mi chiedo quale potrebbe essere il futuro del pianeta che la ospita.
Mi sono fatto l'idea che gli sviluppi non si annunceranno in modo roboante. Solo i disastri si presentano in quel modo. Credo che dovremmo prestare attenzione alle fessure, ed a quello che si annuncia di là, dove tra poco, inevitabilmente, scivoleremo.

Siamo sulla soglia, e qualcuno si affanna forsennatamente a cercare di tappare la fessura, mentre forse sarebbe il caso di spalancare le finestre, e lasciare che l'aria si manifesti.

Poco fa passavo per la stazione di Padova, e c'erano le camionette di militari. Nei marciapiedi c'erano dei funzionari della polizia ferroviaria, con vistosissimi maganelli.
Immigrati da cacciare. Ministri folli, che aprono la stagione di caccia all'immigrato.

Mi è venuta in mente la mobilitazione che ci fu ai tempi del rapimento di Aldo Moro. Dimostrazione di forza altrettanto vana. Chi di voi si sente rappresentato da istituzioni gestite in questo modo ? Chi starebbero proteggendo ?
Che io sappia, i ladri sono quelli che si arricchiscono. Per cercarli io comincerei con quello più ricco di tutti. Quelli poveri, casomai, sarebbero da aiutare.

Peccato non si possa fare un referendum popolare per sciogliere il parlamento.

giovedì 17 marzo 2011

Viva l'Italia

Viva l'Italia !
E viva anche gli italiani.

Beh, non esageriamo... quasi tutti
Distinguiamo: dei giornalisti che non ammettono l'evidenza, farei a meno
Dei politici arroganti, farei a meno
Di quelli che si credono più furbi (ed in genere, ahimé, dimostrano di esserlo), farei a meno
Di quelli che fanno finta di non capire, farei a meno


Ma ora smetto, se no finisce che farei a meno anche di me..

Comunque ho sentito tanta voglia sincera di fare festa.
Come se ci fosse ancora la speranza che le cose cambino
Come se ci fosse un altro pianeta, vicinissimo, ed il fatto di restare ostinatamente in questo, fosse solo un brutto sogno.

Penso che il sentimento nazionale sia un po' antiquato, perché ignora i progressi fatti per l'abbattimento dei confini. Progressi consolidati, difficilmente rinegoziabili.
Però mi sento ugualmente di commemorare questa ricorrenza "nazionalista", per ricordare che chi si è battuto per l'Italia, lo faceva proprio per abbattere dei confini, e non per crearne di nuovi.
Ed anche quelli che si sono battuti per l'Italia repubblicana, e la nostra Costituzione, l'hanno fatto per migliorare i rapporti tra le persone, non per interesse personale.

Si sono battuti, credo, con sentimenti simili a quelli di quei poveri ragazzi in Libia, che stiamo lasciando soli, di fronte al potere di un miliardario, arrogante e folle.
Si vede che ai miliardari, arroganti e folli, ci abbiamo fatto il callo.

lunedì 14 febbraio 2011

Festa


In questi giorni si discute se fare festa il 17 marzo, o far finta di niente.


Qualcuno dice che lavorare un giorno di meno sarebbe un bel problema (avete notato ? in genere, chi parla così é... benestante).
Secondo costoro, è come se avessimo un sacco di ordini, tanto da non starci dietro con la produzione. A me ha sorpreso, perché invece avevo capito che c'erano disoccupati, cassa integrazione, e gente che non si sa cosa fargli fare ...


Ma non era di questo che volevo parlare, scusatemi... mi piacerebbe invece dirvi cosa mi viene in mente, parlando di "festa".


Il brevetto, direi, spetta al Creatore, per la grande intuizione che ebbe, dopo 6 giorni di lavoro, di riposarsi.


Da allora, la settimana è diventata una misura universale del tempo, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.


Ma perchè proprio 7 giorni ? Vorrete mica dirmi che ha preso un numero a caso...?


Se siete curiosi di sapere come la vedo io, ve lo posso dire ...


Bene; dell'importanza del 3, ho parlato in un'altro post, e credo non sia necessario convincervi del fatto che il 3, é quello che più di tutti si dà le arie da "perfettino".
Poi tutti sanno che al Creatore, il tre si addice in modo particolare ("uno e trino") .
Quando s'è pensato di creare l'uomo, ha fatto una specie di sdoppiamento ("a sua immagine e somiglianza").


Ora, provate ad applicare al 3 una trasformazione simmetrica; la più semplice: che ogni punto vada dalla parte opposta.




Se lo fate su un piano, viene fuori un esagono, ma se il piano si sposta, si forma semplicemente un altro triangolo, ribaltato.
Osservando bene, si vede comparire un settimo punto, centrale tra i due triangoli.




E' il punto di contatto tra due piramidi simmetriche. Cioè, quando hai fatto il 6, hai fatto -"a gratis"- anche il 7 .


Per questo, immagino, il Creatore s'è riposato il settimo giorno: l'aveva già fatto facendo gli altri 6.


Il settimo punto, centrale, è il "completamento" del "completo". Mi spiego meglio: è il completamento del 3 -già perfetto per conto suo- con il suo simmetrico... che dire: più completo di così.... !


E non occorre fare nulla per averlo ! Hanno fatto tutto gli altri 6.


Beh, per la verità un ingrediente segreto l'abbiamo messo, ed è lo spostamento del piano. Avete capito bene dove voglio andare a parare... il tempo. Daltronde, che senso avrebbe riposarsi, se non ci fosse il tempo ?


Va bene, va bene, la smetto: so che non vi ho convinti... pazienza, però, se ci pensate, la festa non è tale, se prima non avete "concluso" qualcosa.
Volete un esempio ?
Immaginatevi, il venerdì pomeriggio, con un problema improvviso.



Che fate ?


E' vero o no che vi affrettate a telefonare a qualcun altro, per passargli il problema ? Eppure sappiamo benissimo che sarebbe le stessa cosa rimandare a lunedì mattina...


Che festa sarebbe, con le cose lasciate a metà ? La festa è contemplazione di qualcosa di concluso, proprio come ha fatto il Creatore.






Per questo l'Unità d'Italia ha senso festeggiarla: è conclusa (oh... mica ci sarà qualcuno che sta pensando ad altre conquiste, spero...).


Bene, essendo conclusa, sarebbe anche il momento giusto per cominciare con le divisioni, no ? Questo è rivolto a voi, seguaci di Bossi... pensateci un attimo: possiamo far festa tutti assieme !

venerdì 4 febbraio 2011

Tutti insieme

Poco fa mi è venuto in mente un episodio, accaduto anni fa.
Gironzolavo in attesa del treno, ed avevo acquistato dei libri, con l'intenzione di regalarli.
Quando infine il treno è arrivato... il sacchetto con i libri è rimasto in sala d'aspetto, ed a casa si son dovuti accontentare del pensiero...

Bene, quello che trovo strano, è che per un po', poco fa, ho cercato di ricordare i titoli di quei libri.

A voi non sembra assurdo ?

Quei libri non verranno ritrovati, non li regalerò più, li avevo scelti tra quelli proposti dal caso (un negozio a caso, vicino ad una stazione qualunque) ... che importanza può avere saperne i titoli ?

La mia mente però, ha cercato di completare il tassello mancante, totalmente inutile, come tutti gli altri del puzzle.

Quello che è grave, è che la mia mente questo scherzo, credo, non l'ha fatto solo poco fa... temo che sia un suo vizietto.

La mente cerca una "giustezza" ... direi... per deformazione professionale, e lo fa nelle cose più assurde.
Allineiamo distrattamente le posate, raddrizziamo un quadro storto ... e sembriamo non vedere le "ingiustezze" (ingiustizie) più grosse.

Le azioni delle nostre giornate, sono un continuo posizionamento di tasselli di puzzle: ogni azione ci sembra l'azione giusta (giusto alzarsi, giusto fare colazione, giusto andare a lavorare e via dicendo), ma il puzzle che stiamo costruendo non è quello che vorremmo (almeno voi, ne avete uno, vero ?), né probabilmente lo vedremo mai concluso.

Come una canzonetta, ci facciamo prendere dalla melodia, ci emozioniamo alle parole, ci lasciamo coinvolgere dal ritmo, riusciamo a prevedere le battute ... partecipiamo ...

...ma è solo una canzonetta !
pochi minuti, e sarà terminata.


Va beh...
Dato che ci siamo, però, che ne dite ... vale la pena cantare, no ?
Su dai, tutti insieme !

domenica 23 gennaio 2011

Equivoco

Quando ci parlò di "Partito dell'amore", rimasi stupito.

"Che ci fa quella parola, sulla bocca di un imprenditore ?"

Per definizione, un imprenditore ha "scopo di lucro" ... "Date a Cesare quel che è di Cesare" ... Chi, come me, ha un'educazione cattolica, vede un confine difficilmente valicabile tra il modo dello spirito, e quello dell'economia.

"Che ci fa quella parola, sulla bocca di un uomo politico ?"

Con la seconda repubblica, si è capito che gli ideali non c'erano mai stati ... che i politici erano persone "geneticamente compromesse", che vanno tenuti sott'occhio, e di cui bisogna diffidare.

Ci stava prendendo in giro ?

No, no, adesso è chiaro di quale amore stava parlando: quello di "Bocca di rosa".
Come abbiamo fatto a non capire, che il fondatore delle televisioni con le "veline", per forza pensava all'amore prosaico ?

Con il massimo rispetto per le persone, e per la professione, credo che le intercettazioni telefoniche abbiano inequivocabilmente fotografato le signore che partecipano alle feste di Berlusconi.
Le loro conversazioni ce le presentano per quello che sono, cioè - consentitemi il linguaggio naturale, facilmente comprensibile - delle gran troie.
Ripeto: con il massimo rispetto per le persone, e per la professione.

Insomma, il granchio l'abbiamo preso noi
Lui, è da un po' che ce lo sta dicendo.

giovedì 20 gennaio 2011

Cedolare secca

Quando usano vocaboli difficili, di solito è per non farsi capire...

Parlo della tassa sull'affitto di immobili, di cui ci parlano i media.
"Cedolare secca" vuol dire che la tassa si calcola con una percentuale uguale per tutti.

Uno dice: "bello: è democratico"

Facciamo un esempio pratico: paga il 20% l'anziana signora, che arrotonda la pensione con l'affitto incassato sulla casa lasciata in eredità dal consorte, e paga il 20% il benestante sfaticato, che di appartamenti ne ha 30, ed usa il ricavo per qualche lusso in più, o per aumentare il gruzzolo.

Francamente, vi sembra ancora bello ?

Per la Costituzione non è affatto bello: ognuno dovrebbe contribuire alle spese dello Stato, in modo proporzionale alla propria capacità. L'idea - su cui tutti erano d'accordo - era che se hai un reddito alto, devi pagare di più di chi è meno ricco di te. La Costituzione non dice quanto di più, e per me va bene anche un euro, ma è giusto che paghi qualcosa di più.

Ma attenzione: nel modo con cui la notizia è stata data, sembra intendere che questa tassa prima non c'era.
Sembra una tassa che: "finalmente fa pagare chi ha rendite patrimoniali".
...
Invece c'è sempre stata: l'affitto percepito, da sempre fa parte del reddito imponibile, e si somma agli altri redditi, sui quali poi si applica una tassazione con aliquote crescenti.
Sempre meno crescenti (molti anni fa, se ricordo bene, le aliquote - per gli scaglioni più alti - superavano il 70%), ma crescenti.

Con questa norma, il reddito dell'affitto viene tassato a parte: se al ricco gli togli dall'imponibile questo reddito, glielo togli dalla fascia soggetta all'aliquota più alta. Invece di pagare -che so- il 43%, paga il 20%

A me sembra un bel regalo
Un regalo, capiamoci bene, solo per chi ha un consistente patrimonio immobiliare, su cui percepisce una consistente rendita di locazione... per capirsi - uno a caso - uno come Berlusconi.

Ne aveva proprio bisogno ?

C'è qualche giornalista che ha fatto presente che il mandrillo che ci governa vuol farsi un altro regalo ?

In effetti, potrebbe obiettare, sta solo mantenendo la promessa agli elettori: "ridurre le tasse".

Peccato che se le riducano solo a loro.