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giovedì 19 novembre 2015

Avamposto

Un altro rapporto è giunto all'avamposto 10BA7.
Questo è un plico pesante con l'etichetta dell'indirizzo applicata con cura dove la carta finisce.
Ogni giorno qui passa un identico pacco, il cui colore familiare può cambiare ogni tre o quattro mesi, quando termina la scorta della carta da pacchi.
Noi dell'avamposto dovremmo solamente rilevarne il transito, leggendo il codice a barre, e separare quelli che -come questo- sono indirizzati alla Direzione Centrale del Nucleo Operativo.
Noi della stazione dovremmo ignorare il contenuto della merce in transito, e manipolare quegli oggetti con l'indifferenza delle macchine.
Questo ovviamente non avviene, e per questo gli spedizionieri legano il plico con dello spago, e lo stringono con particolare cura, ma noi sappiamo bene come fare per frugare dove ci interessa.

Ora sta tramontando il sole sulle mie mani che stanno staccando i sigilli e svolgendo la carta marrone.
Nel cielo stanno sfrecciando le rondini mentre svolgo i fogli del rapporto, ed un po' di brezza fa rotolar via lo spago.

Qualcosa da leggere anche stasera -mi alzo arrotolando le carte- altre informazioni che non arriveranno mai alla sede centrale, ad aumentare i vuoti d memoria dell'intero sistema informativo.

Non so perchè ti racconto queste cose, io che sono un semplice impiegato della stazione 10BA7, con funzione di controllore di intertappa.
Non so neppure perché ogni tanto ci comportiamo così, in questa stazione sperduta nel nulla, nè come mai da questo vuoto non giungano altro che plichi, come quello.
Fatto sta, che quando ho visto il tuo indirizzo su uno dei fogli che stavo leggendo, ho capito che dovevo scriverti.
Bene, ora ti ho scritto

sabato 31 gennaio 2015

Scorta

L'avevamo scorta in molti.
Nonostante fosse stata una fugace apparizione, ne conservavamo lo stesso ricordo.
A memoria, avremmo potuto garantire che c'era stata
...che in un tempo ormai scomparso,  l'avevamo scorta...

Ma la scorta è anche una riserva
Qualcosa in più, che ti porti dietro, che ti potrebbe tornare utile.
Come la ruota di scorta.
Molte case automobilistiche l'hanno sostituita con il ruotino,
per via che la riduzione delle scorte è la parola d'ordine.
Se qualcosa è in più, dovremmo abituarci a farne a meno
più che si può...
meno che si può.

Come fosse una scorta di grasso, che ci viene consigliato di eliminare.
Vivere giorno per giorno, sarebbe la soluzione economicamente ottimale,
così i "giorni di scorta" fanno il posto alle consegne all'ultimo momento.
Viene chiamata: ... flessibilità
Lasciare che la scorta finisca, senza timore di quello che può accadere...
[perché hai tutto sotto controllo]

La scorta viene eliminata
Anche quelle che servono a proteggere le persone
Quelle che viaggiano in auto assieme alla persona da proteggere
E che vengono sterminate assieme a quella.
[perché credi di avere tutto sotto controllo] 

Era solo per dire che la scorta è una parola magica, perché può richiamare pensieri distanti

Come un cristallo, che genera riflessi molto diversi, a seconda di come lo guardi
Mi sono fatto questa idea: le parole sono uno scrigno di significati, ed è forse il dono più importante della nostra evoluzione cerebrale.