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giovedì 21 aprile 2011

Spiragli

Vi ricordate quando gli infissi non erano così precisi come oggi, e restava sempre una fessura ? E dalla fessura, d'inverno, filtrava una lama d'aria fredda.
Non era necessario che la fessura fosse larga, per sentire lo spiffero: era il mondo esterno che spingeva, per entrare a tutti i costi, fastidiosamente.

Le fessure sembrano un'imperfezione essenziale per la contaminazione (non credo fosse enorme quella di Fukushima).

Ma uno spiraglio è anche un segno di speranza. Dalla stanza buia, uno spiraglio lascia intravedere il sole.
Quando capita che nelle imposte c'è un piccolo buco (come quando le tapparelle erano in legno) quel buco proietta -contro il muro di fronte- il mondo esterno, capovolto.

Lo spiraglio é anche quella fessura, nella porta socchiusa, che permette di intravedere di là, senza ancora andarci, come talvolta fanno i bambini, quando spiano gli adulti. Mi sono fatto questa idea: spiraglio, e soglia sono assieme l'anticamera del cambiamento.

Noi siamo stati concepiti da una fessura, e quando siamo usciti di , e ci siamo trovati di qua, l'abbiamo considerato l'inizio del nostro tempo.
Non s'è spalancata nessuna porta quando siamo venuti al mondo: ci siamo scivolati dentro.
Quello che per noi è stato un passaggio fondamentale, è iniziato con una piccola fessura, che ha messo in contatto due mondi destinati a mescolarsi.



Quando guardo Paola, la nostra figlia più piccola, mi chiedo quale potrebbe essere il futuro del pianeta che la ospita.
Mi sono fatto l'idea che gli sviluppi non si annunceranno in modo roboante. Solo i disastri si presentano in quel modo. Credo che dovremmo prestare attenzione alle fessure, ed a quello che si annuncia di là, dove tra poco, inevitabilmente, scivoleremo.

Siamo sulla soglia, e qualcuno si affanna forsennatamente a cercare di tappare la fessura, mentre forse sarebbe il caso di spalancare le finestre, e lasciare che l'aria si manifesti.

Poco fa passavo per la stazione di Padova, e c'erano le camionette di militari. Nei marciapiedi c'erano dei funzionari della polizia ferroviaria, con vistosissimi maganelli.
Immigrati da cacciare. Ministri folli, che aprono la stagione di caccia all'immigrato.

Mi è venuta in mente la mobilitazione che ci fu ai tempi del rapimento di Aldo Moro. Dimostrazione di forza altrettanto vana. Chi di voi si sente rappresentato da istituzioni gestite in questo modo ? Chi starebbero proteggendo ?
Che io sappia, i ladri sono quelli che si arricchiscono. Per cercarli io comincerei con quello più ricco di tutti. Quelli poveri, casomai, sarebbero da aiutare.

Peccato non si possa fare un referendum popolare per sciogliere il parlamento.