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martedì 29 novembre 2011

Tutti

L’altro giorno ero in ospedale, per fare dei raggi. Nulla di che. Il radiologo era premuroso. Ho pensato che forse mi conosceva, ma io non mi ricordavo di lui. Poi sono uscito, e davanti a me camminava una signora. Un po’ trasandata; sembrava stanca; forse tornava a casa dopo aver fatto assistenza a qualcuno.

Osservandola, da dietro, mi è sembrato di averla già vista. Di sicuro avevo già sperimentato quella situazione.


Vicino all’uscita, un’altra signora aveva appena ritirato dei soldi dal bancomat. Forse stava pensando: “Questi mi devono bastare fino a …”.

“Io, te, ti conosco” ho pensato invece io. Ma quando lei ha alzato lo sguardo, chiudendo la borsa, io ho distolto il mio, perché non ricordavo affatto chi fosse veramente.

Esco, e c’è un vecchio che fa l’elemosina. Cavoli: quella barba sfatta, questo sguardo tramortito, quel modo di porgere la scatoletta di latta per le monete ... io li avevo visti altre volte.


“Ma che succede oggi ?”, mi sono chiesto, “tutta questa gente non mi è nuova. Ma perché non ricordo chi sia ?”

  • Quel ragazzo con i capelli esageratamente curati.
  • Quel signore anziano, con la giacca così male accomodata sulle spalle.
  • Quella coppia: ... camminano fianco a fianco, senza parlarsi.

“Io vi ho già visti” mi dicevo


Poi ho capito


Era ovvio… avrei potuto arrivarci prima…


… siamo tutti fratelli, no ?

sabato 26 novembre 2011

Anti Robin

Il suggerimento, a noi italiani, di acquistare i titoli di stato, non sembra essere stato preso sul serio, benché sia la più logica alternativa all'aumento delle imposte.

Metti che Mario Rossi (uno a caso) voglia seguire il suggerimento,
che fa ?
Va in banca, e lì subito gli parlano di 120 euro di imposta di bollo annuale (il mitico "piego titoli"), più le commissioni per l'operazione.

Ma lui voleva metterci solo 2.000 €, non di più ... ci avrebbe guadagnato 160€ (prima delle tasse).

Metti che, come lui, altre 100.000 persone mettano 2.000 € (siamo in 60 milioni, quindi un italiano ogni 600), verrebbero acquistati 200 miliardi di euro, 10% dell'intero debito pubblico.

Non male no ?

Perché dobbiamo punirlo con una imposta di bollo, che a lui pesa il 75% del valore degli interessi ?
Quel balzello è sufficiente a dissuadere il piccolo risparmiatore.

E' decisivo.

Mi son fatto questa idea: l'imposta di bollo sul piego titoli, è una norma "anti Robin"... Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri... questa va nella direzione opposta, come la maggior parte delle norme introdotte dall'ultimo malgoverno.
Una imposta di bollo ad importo fisso, penalizza incredibilmente i piccoli investitori. Li ha spostati verso i gestori di fondi di investimento, che hanno riversato sui risparmatori tutte le perdite di questi mesi.

Suvvia, Monti, ci si mette poco a

facilitare agli italiani l'acquisto di titoli di stato.
  • Riparametriamo l'imposta di bollo solo sugli investimenti superiori a 50 mila €
  • Offriamoli nelle poste.
  • Facciamoli vendere dalla Sisal, in piccoli tagli (invece del gratta e vinci, vinci sempre, paghi 10€ e tra 2 anni uno su 10 ritira 26€, gli altri ritirano i 10€ che hanno versato, e la Sisal si tiene i soldi di quelli che si dimenticano di ritirare il premio).
Queste sono tutte operazioni a costo zero, in grado di rastrellare liquidità.
E che riportano il costo del debito, come ricavo, all'interno dello stesso paese che lo ha generato.


o sei anche tu antiRobin ?

sabato 19 novembre 2011

Salute

"Berlusconi ha rimesso il mandato"
"Cos'ha fatto, mamma ?" ha voluto sapere subito Paola "Ha vomitato ?".

Il bello dei bambini, è che sono semplici.
Però è straordinario come la sua interpretazione, paradossale, non sia poi tanto distante dal vero.

Da un po' si parlava di "mal di pancia"
Poi nessuno rimette volentieri, e quella era l'ultima delle cose che Silvio desiderasse fare.
Poi si tratta sempre di uno spettacolo indecoroso, ed indecorosa è stata tutta la gestione del potere fatta da lui, da buona parte del suo governo, e da troppi dei suoi sostenitori.

Ma c'è anche, nell'equivoco di Paola, quello che potremmo chiamare: "il primato della fisicità"
Lo stato di benessere del tuo corpo, come priorità.

"Basta la salute", si diceva una volta, ma credo sia sempre vero

Così, Silvio, consolati: piuttosto di una malattia...

giovedì 3 novembre 2011

Fretta


Una lumaca decide di salire in cima ad un muretto, per vedere cosa c’è dall’altra parte.
Dopo un giorno di faticosa salita, è quasi arrivata in cima, ma perde l’equilibrio, e cade.
Qualcuno dice di averla sentita borbottare: “Maledetta la fretta”.

Impiegare poco tempo, oggi sembra essere uno dei doveri degli esseri umani, ma non sempre porta a buoni risultati.

Poco fa mi è capitato di rispondere ad una eMail che era lì da un mese. Avevo cominciato, ma poi mi sono dedicato ad altro, ed è rimasta tra le bozze.   “Dai che la concludo” mi sono detto, e l’ho inviata. Il destinatario è rimasto sorpreso: “E’ passato un mese !” mi ha fatto notare.
Già, ma era meglio non rispondere ?

Conoscevo (e qualcuno di chi legge, magari se lo ricorda) un tale che leggeva i giornali sistematicamente. Se un giorno non riusciva a leggerlo tutto, il giorno dopo cominciava da quello, e metteva da parte la copia nuova. Poteva restare in arretrato anche di una settimana, ma non ha mai ceduto, che io sappia, alla tentazione di leggere la copia del giorno, trascurando di informarsi sugli accadimenti dei giorni precedenti.
La vita, insomma, come una soap opera, di cui non bisogna perdere nessuna puntata.
Un tipo strano, che non aveva fretta.  
Una qualità, in genere, poco apprezzata.

Ma perché ?

Poco fa ero in coda, e l’auto di fronte a me non aveva fretta. Quando la coda avanzava, ci metteva un po’ prima di ingranare la marcia. Col risultato che subito qualche furbastro si infilava nello spazio lasciato nella coda, ed il tempo d’attesa per me aumentava.
Insomma, potremmo anche decidere di andare più piano, ma dovremmo farlo TUTTI.


E siccome è ben difficile mettersi d’accordo su questo ...

dai, 
coraggio, 
muoversi ! 
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