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martedì 26 luglio 2011

Pentole e coperchi

In un primo momento, la notizia della strage è stata presentata per quello che la gente si aspettava fosse: un attentato dei fondamentalisti islamici.
E il fondamentalismo c'entrava veramente, ma era dell'altro segno. Noi italiani lo sappiamo bene, é sempre così nelle stragi.

Ma forse una notizia ancora peggiore, è che le affermazioni di Borghezio ("Le idee di Breivik? Ottime e condivisibili") potrebbero contenere una parte di verità; e cioè, che il pensiero comune - per come si manifesta in molte consultazioni elettorali - sembrerebbe essere tutt'altro che democratico, tutt'altro che cristiano, tutt'altro che umano.

E' come rendersi conto che stai in un fondo a un pozzo

Qualche tempo fa, facendo repulisti tra i libri dei miei genitori, è saltato fuori "L'uomo questo sconosciuto" di Carrel. Per curiosità l'ho sfogliato. Alexis scriveva nel 1935, con l'autorevolezza dei premi Nobel. Ho trovato molte frasi sulla necessità di eliminare i soggetti non educabili, gli ammalati inguaribili, i criminali incorreggibili, allo scopo di far progredire la razza.

Intendo dire che attribuire solo ad Hitler la resposabilità delle persecuzioni, la chiamerei una forma di depistaggio. Limitarsi alla esecrazione della follia di Breivik, è un'altra forma di depistaggio.


Ma forse non è affatto vero che i meccanismi elettorali fanno emergere dei "campioni statisticamente significativi" della società
... Forse non è affatto vero che il pensiero dei premi Nobel è esemplare.
... ... Forse, se ci trovassimo in condizioni di parità, nessuno di noi sarebbe razzista.

Il diavolo fa le pentole, si diceva una volta. ma non i coperchi

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