Si parla di

tempo (45) potere (38) soldi (20) parole (19) scritture (16) verità (15) giornalismo (14) comix (9) libertà (9) valori (9) numeri (8) relativismo (8) acqua (7) emozioni (6) evoluzione (6) decrescita (5) errori (5) fisica (5) morte (5) dolore (4) lavoro (4) diritto (3) sogni (2)

domenica 23 gennaio 2011

Equivoco

Quando ci parlò di "Partito dell'amore", rimasi stupito.

"Che ci fa quella parola, sulla bocca di un imprenditore ?"

Per definizione, un imprenditore ha "scopo di lucro" ... "Date a Cesare quel che è di Cesare" ... Chi, come me, ha un'educazione cattolica, vede un confine difficilmente valicabile tra il modo dello spirito, e quello dell'economia.

"Che ci fa quella parola, sulla bocca di un uomo politico ?"

Con la seconda repubblica, si è capito che gli ideali non c'erano mai stati ... che i politici erano persone "geneticamente compromesse", che vanno tenuti sott'occhio, e di cui bisogna diffidare.

Ci stava prendendo in giro ?

No, no, adesso è chiaro di quale amore stava parlando: quello di "Bocca di rosa".
Come abbiamo fatto a non capire, che il fondatore delle televisioni con le "veline", per forza pensava all'amore prosaico ?

Con il massimo rispetto per le persone, e per la professione, credo che le intercettazioni telefoniche abbiano inequivocabilmente fotografato le signore che partecipano alle feste di Berlusconi.
Le loro conversazioni ce le presentano per quello che sono, cioè - consentitemi il linguaggio naturale, facilmente comprensibile - delle gran troie.
Ripeto: con il massimo rispetto per le persone, e per la professione.

Insomma, il granchio l'abbiamo preso noi
Lui, è da un po' che ce lo sta dicendo.

giovedì 20 gennaio 2011

Cedolare secca

Quando usano vocaboli difficili, di solito è per non farsi capire...

Parlo della tassa sull'affitto di immobili, di cui ci parlano i media.
"Cedolare secca" vuol dire che la tassa si calcola con una percentuale uguale per tutti.

Uno dice: "bello: è democratico"

Facciamo un esempio pratico: paga il 20% l'anziana signora, che arrotonda la pensione con l'affitto incassato sulla casa lasciata in eredità dal consorte, e paga il 20% il benestante sfaticato, che di appartamenti ne ha 30, ed usa il ricavo per qualche lusso in più, o per aumentare il gruzzolo.

Francamente, vi sembra ancora bello ?

Per la Costituzione non è affatto bello: ognuno dovrebbe contribuire alle spese dello Stato, in modo proporzionale alla propria capacità. L'idea - su cui tutti erano d'accordo - era che se hai un reddito alto, devi pagare di più di chi è meno ricco di te. La Costituzione non dice quanto di più, e per me va bene anche un euro, ma è giusto che paghi qualcosa di più.

Ma attenzione: nel modo con cui la notizia è stata data, sembra intendere che questa tassa prima non c'era.
Sembra una tassa che: "finalmente fa pagare chi ha rendite patrimoniali".
...
Invece c'è sempre stata: l'affitto percepito, da sempre fa parte del reddito imponibile, e si somma agli altri redditi, sui quali poi si applica una tassazione con aliquote crescenti.
Sempre meno crescenti (molti anni fa, se ricordo bene, le aliquote - per gli scaglioni più alti - superavano il 70%), ma crescenti.

Con questa norma, il reddito dell'affitto viene tassato a parte: se al ricco gli togli dall'imponibile questo reddito, glielo togli dalla fascia soggetta all'aliquota più alta. Invece di pagare -che so- il 43%, paga il 20%

A me sembra un bel regalo
Un regalo, capiamoci bene, solo per chi ha un consistente patrimonio immobiliare, su cui percepisce una consistente rendita di locazione... per capirsi - uno a caso - uno come Berlusconi.

Ne aveva proprio bisogno ?

C'è qualche giornalista che ha fatto presente che il mandrillo che ci governa vuol farsi un altro regalo ?

In effetti, potrebbe obiettare, sta solo mantenendo la promessa agli elettori: "ridurre le tasse".

Peccato che se le riducano solo a loro.