Poco fa mi è venuto in mente un episodio, accaduto anni fa.
Gironzolavo in attesa del treno, ed avevo acquistato dei libri, con l'intenzione di regalarli.
Quando infine il treno è arrivato... il sacchetto con i libri è rimasto in sala d'aspetto, ed a casa si son dovuti accontentare del pensiero...
Bene, quello che trovo strano, è che per un po', poco fa, ho cercato di ricordare i titoli di quei libri.
A voi non sembra assurdo ?
Quei libri non verranno ritrovati, non li regalerò più, li avevo scelti tra quelli proposti dal caso (un negozio a caso, vicino ad una stazione qualunque) ... che importanza può avere saperne i titoli ?
La mia mente però, ha cercato di completare il tassello mancante, totalmente inutile, come tutti gli altri del puzzle.
Quello che è grave, è che la mia mente questo scherzo, credo, non l'ha fatto solo poco fa... temo che sia un suo vizietto.
La mente cerca una "giustezza" ... direi... per deformazione professionale, e lo fa nelle cose più assurde.
Allineiamo distrattamente le posate, raddrizziamo un quadro storto ... e sembriamo non vedere le "ingiustezze" (ingiustizie) più grosse.
Le azioni delle nostre giornate, sono un continuo posizionamento di tasselli di puzzle: ogni azione ci sembra l'azione giusta (giusto alzarsi, giusto fare colazione, giusto andare a lavorare e via dicendo), ma il puzzle che stiamo costruendo non è quello che vorremmo (almeno voi, ne avete uno, vero ?), né probabilmente lo vedremo mai concluso.
Come una canzonetta, ci facciamo prendere dalla melodia, ci emozioniamo alle parole, ci lasciamo coinvolgere dal ritmo, riusciamo a prevedere le battute ... partecipiamo ...
...ma è solo una canzonetta !
pochi minuti, e sarà terminata.
Va beh...
Dato che ci siamo, però, che ne dite ... vale la pena cantare, no ?
Su dai, tutti insieme !
Nessun commento:
Posta un commento