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martedì 31 ottobre 2023

Pigrizia


 

 "Ma come abbiamo fatto a non capirlo prima ?"  ci chiederemo tra anni, quando avremo scoperto che era possibile fermare la distruzione delle risorse del pianeta (così come è stata fermata la proliferazione nucleare), e che era possibile contenere il modello consumistico (così come è stata ridotta moltissimo la schiavitù).

E' questo il momento per capire il modo per cambiare. 

Sono adoratori del male quelli preferiscono pensare che siamo destinati all'autodistruzione, e vedono una conclusione apocalittica di questa società, o solo pigri ?

venerdì 3 marzo 2023

Capitalismo


 


Credo che siamo in tanti a mal sopportare come stanno andando le cose, o temere per il peggio. Mi riferisco alle ingiustizie in generale, ma in modo particolare quelle verso le generazioni che ci seguiranno, a cui lasciamo debiti, ed un pianeta devastato.

Se si cerca la causa, è inevitabile parlare di modello di sviluppo, di economia, di sistema capitalista.

Credo ci siano argomenti oggettivi per essere preoccupati, ma sembra non esserci una rivoluzione possibile.

O almeno... non la vediamo.

Alle volte non si vede quello che non siamo in grado di spiegare, come se la nostra mente rinunciasse a farsi carico di quello che non riesce a verbalizzare.

O come chi vede qualcosa di impossibile, e non lo riferisce per non essere preso per matto; per uno che vede i fantasmi.

Forse dovremmo fare lo sforzo di usare un linguaggio diverso.

Ci sono molti esempi nella storia, di rivoluzioni virali, veicolate da "buone novelle", da discorsi innovativi innanzitutto nel lessico.

E forse "capitalismo", una parola dal significato assolutamente appropriato, sarebbe però da evitare.

Perché ci conduce su strade che ci fanno smarrire.

Non ci aiutano.

Si riferisce a proprietà privata, a reificazione, ad espropri, a sfruttamento, a egoismo, ma potrei continuare a lungo. Cose su cui siamo coinvolti. 

Siamo complici. 

Siamo corrotti e corruttori.

In ogni momento della giornata, sfruttiamo qualcuno e qualcosa, anche se in modo indiretto, delegando questa cosa, che consideriamo vile, a qualcun altro.

Lo sfruttato, è brutto ammetterlo, in molti casi è stakeholder dello sfruttamento: percepisce una piccola cedola che lo incatena.

Non ne veniamo fuori.

Il tema forse meriterebbe il primo posto alla nostra attenzione: trovare le parole giuste



mercoledì 4 gennaio 2023

Cancellato

 I miei commenti sul web non li scrivo sul social network, ma su un editor di testo, così se capita di dovermi interrompere, non perdo quello che stavo scrivendo.

Mi è successo che, terminato il commento, faccio per copiarlo, ma il post non c'era più.

Nel frattempo era stato Cancellato

Niente di strano: come uno scrive, è giusto che possa anche cancellare.

Il risultato però è buffo.

È come stringere la mano di qualcuno, e trovarsi con il suo guanto: lui è dileguato...

La cancellazione, sul web, è strana.

Di solito non si fa.

Nella nostra mailbox abbiamo innumerevoli messaggi, che probabilmente non serviranno mai, ma un po' ci dispiace perdere.

Pochissimi si prendono la briga di cancellare.

Alle volte trovi post di persone decedute. Ed è come essere di fronte ad un fantasma. 

Magari qualcuno non lo sa, e risponde...

Alle volte la cancellazione la si vorrebbe fare, ma è complicata. Una storia d'amore che finisce....una volta si bruciavano le lettere, ma ora?

Cancellare per dimenticare.

Per ripartire come se niente fosse.

Cancellare per dispetto.

C'era un professore che con la mano destra scriveva formule, e con la sinistra le cancellava.

Bisognava essere veloci a prendere appunti.

Oppure avere una memoria fotografica.

Come quella volta del cappuccino all'autogrill. La schiuma, mescolata con il caffè, aveva disegnato un un bellissimo fiore. "Guarda" dico all'amico che era con me "bisognerebbe fotografarlo".

" Lo ha già fatto " osservò impassibile il barista.

Era vero, quel cappuccino non lo dimenticherò mai.

E neppure quell'artista che sbarcava il lunario facendo cappuppini.


Così cancellare potrebbe essere inutile.

Quel post cancellato, rimasto senza il mio commento, è rimasto nella mia mente.


mercoledì 28 dicembre 2022

Il tempo è una sedia

 

Qualcuno mi ha fatto notare che se creature come noi cessassero di esistere, anche il tempo cesserebbe di esistere come senso del suo trascorrere. 

In un Universo privo di "esseri senzienti", consapevoli del trascorrere del tempo, senza la coscienza del passato o del futuro, il concetto stesso di esistenza diverrebbe privo di significato.

Ci ho pensato un po'
Beh, mica solo il tempo
 
Qualsiasi cosa la nostra mente fosse in grado di immaginare, e di comunicare, perderebbe significato se noi (le nostre menti) non ci fossimo.
Ogni significato è difatti un accidente proprio della nostra mente.
 
Anche una sedia.
 
Allora il tempo è come una sedia?
 
In un certo senso si.
 
Così alla tua domanda: "cos'è il tempo?" si può rispondere: una sedia senza sbagliare troppo...

lunedì 26 dicembre 2022

Foglie


 

Mi chiamo Gemma, e sono una foglia. Sono ancora piccola, ma già domani sarò più grande.

Ho tanta energia, che non so da dove arrivi, ma so bene quello che devo fare, e sono sicuro di riuscirci. 

Il progetto l'ho visto ed è fantastico: un solo piano, a sbalzo, con un sostegno centrale robusto e flessibile, che se il tempo peggiora è inutile fare braccio di ferro con le intemperie: vincono sempre loro.

Non vedo l'ora di distendermi al sole e mettermi al lavoro, che tanto, quando il sole cala, ci si può riposare.

Qui siamo tantissime, e più o meno tutte uguali. Qualcuna si vanta di essere più alta delle altre, ma quella viene sbattocchiata di più dal vento 

Peggio per lei...

D'altronde quando c'è vento è un gran trambusto. Continuiamo ad urtarci. Noi si cerca di fare piano, ma siamo tantissime, e ci si sente da lontano.

Che a noi va bene, così qualcuno si volta a guardarci.

Mica per vantarci, ma siamo proprio belle.

Sempre..

Anche d'autunno, quando dal verde passiamo tutte le sfumature del giallo.

Anche quando cadiamo, elegantemente, svolazzando.

Anche quando ci raduniamo, e ci disperdiamo, come piace al vento.

Siamo sempre belle.

Anche adesso, che sono appena una gemma

e già ti ho fatto sorridere 

lunedì 2 agosto 2021

Zucchine

 

La corriera è quella che porta a scuola, affollata come sempre. 

La strada però non è la solita. Sta andando in salita. 

Dal finestrino pascoli di montagna e casolari abbandonati. Ci sono dei tornanti. 

Accidenti, dalle curve si vede il precipizio. Ma così non si arriva mica alla scuola… dove stiamo andando ?

Sale ancora, ora in mezzo al bosco, ora su un pianoro brullo.

Si ferma.

E’ proprio sulla cima della montagna.

Scendono tutti… ma per la scuola, per dove si va ?

C’è un vecchio, forse arabo, che indica una direzione, e decine di cammelli si incamminano.

Siamo in pieno deserto, manca l’acqua

Che sete…

Enrico si sveglia di soprassalto, e si siede sul letto:

 

Arriverò tardi a scuola”.


Noi sogni siamo così: appena quello che sogna si sveglia, cancelliamo tutto.

Che tenerezza Enrico, tutto frastornato, che controlla la sveglia.


Ah, meno male” e si ributta giù, coprendosi per bene.

Erico è un dormiglione, e ritorna subito da noi.

Che spettacolo gli prepariamo di adesso ?

Ok, zucchine.


La cima della montagna è una distesa di zucchine mature….

Il vecchio arabo ….

continuate pure voi

domenica 3 novembre 2019

Sogno

Volo...
sì, sì:  cambio posizione senza camminare
Volo sopra un osso di seppia abbandonato sulla riva.
Aspetta il domani.

Sto cercando una traccia, ma il sapore è sbagliato ed i bordi non si accostano.
C'è come un gradino tra di noi, e non filtra nessuna luce
Tornerà il sole a scaldare, ma per ora c'è solo odore di chiuso

Una stella è apparsa: sarà una notte chiara , ma quanto lunga non lo so dire.
No, non devo lasciare che le parole siano disperse.
Devo disporle con pazienza, a disegnare un quadro bellissimo.
Ora però è il sonno a comandare: gli occhi si inchinano, ed un brivido leggero percorre la schiena, come un brevissimo lampo.
Ho il tepore addosso, ed un cuscino morbido su cui posarmi, ma strani esseri svolazzano attorno, ed ombre improvvise ci ricoprono.
Occhi sconosciuti ci scrutano.
Una lingua incomprensibile risuona nelle nostre orecchie
Che serve restare svegli ?

lunedì 16 settembre 2019

Compleanni

Il tempo che passa è come un rumore di fondo.
Per la precisione, un boato sotterraneo, un motore cupo.

Impossibile "piantare cippi".

Chi festeggia compleanni mi commuove; mi fa tenerezza.

Il vero sollievo, nei compleanni, è un cielo stellato

Non credo ci sia un progetto comprensibile.
Il tempo è sopportabile solo se lo inganniamo
[se ci inganniamo]
E siccome detesto ingannarmi, quel rombo non posso fare a meno di sentirlo
[che siano acufeni ?]

Invece al cielo è come se appartenessimo.

Gli anni che passano li sento sfuggenti, ma il cielo no, lui sembra essere lì che mi sta aspettando
come fosse l'unica certezza

mercoledì 11 aprile 2018

Diavolo



"Qui c'è lo zampino del diavolo"  si usava dire, quando qualcosa ostinatamente andava storta, nonostante le migliori intenzioni.
Il diavolo, della cui esistenza, è doveroso dirlo, io non credo...
Il diavolo, dicevo, credo sia sinonimo di stupidità.
Stupidità quando gli attribuiamo colpe nostre
Quando agiamo senza renderci conto delle conseguenze.
Quando presumiamo di avere tutto sotto controllo
Quando ci convinciamo di essere dalla parte del giusto

Nel detto, c'è un dettaglio importante.
Non si dice: "zampaccia"
bensì: "zampino"
Il diavolo (ops.  la "stupidità") non si presenta in modo clamoroso.
E' sottile
Leggera
Fa di tutto per non farsi notare