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sabato 2 agosto 2008

Piccolo

Vi è mai capitato di raccogliere uno stelo, e notare in cima un fiorellino minuscolo ? Piccolo ma bello come uno di grandezza normale. Osservandolo bene, si riconoscono tutti gli organelli dei fiori ordinari, solo è “mignon”.
Quale sarà l'ape che ne succhia il nettare ?
Così vi sarà capitato di vedere sia formiche molto grosse, sia nidi di formichine minuscole, come fossero state ridotte 100 o più volte. Si muovono piano, ma questa è solo la nostra impressione, perché, considerate le gambe che hanno, il loro movimento è del tutto normale. Cosa mangerà una formica così piccola ? La briciola che si sta portando via quella grande potrebbe bastare per tutto il formicaio di quelle piccoline...

Mi viene da pensare alla miniaturizzazione, a come è stata perfezionata nelle tecniche di fabbricazione: dagli orologi, ai circuiti integrati, sembra non esserci un problema di “funzionamento” nella riduzione di scala, o -per lo meno- i problemi sorgono più rapidamente se la scala, invece di ridurla, la facessimo crescere: problemi di tenuta dei materiali, inerzie, forze da controllare... insomma, “piccolo è bello”.

Se le nostre auto fossero 100 volte più piccole ? Credo che non ci abbiano provato solo perché non ci sarebbe un gran guadagno, ma suppongo che consumerebbero molto meno carburante. Diciamo che se le scorte di petrolio sono sufficienti -che so- per 50 anni, riducendo tutto di 100 volte, durerebbero -che so- 50x100=5.000 anni
E scusatemi se è poco...

Ovviamente dovremmo essere più piccoli anche noi, ma se lo fanno le formiche, volete che noi siamo da meno ?

Bene, su questo siamo tutti d'accordo, il problema adesso diventa come fare a diventare più piccoli. La prima soluzione che mi viene in mente, è che bisognerebbe mangiare di meno. E' pensiero comune che oggi i ragazzi sono più grandi perché si alimentano meglio di una volta... beh, cominciamo ad alimentarci un po' peggio, no ?

Cresciamo un po' troppo... Siamo passati dalla Fiat 500 degli anni 60, alle berline, ai SUV... e poi ? Tra vent'anni viaggeremo in TIR ? Quanto dobbiamo crescere ancora ? Non sono tanti i ragazzotti di oggi che riuscirebbero ad entrare in una Fiat 500, ma noi, da giovani, ci abbiamo fatto un sacco di scorribande lì dentro...ed anche di più. Quando la vediamo in una esposizione, restiamo stupiti di quanto fosse piccola... ma non parliamo di un secolo fa, solo una quarantina d'anni !

Si direbbe che l'aumento dimensionale caratterizzi la società “dello sviluppo”, ma contraddica la sostenibilità dello sviluppo. Ok, non è una gran notizia: ormai lo spiegano anche alle elementari.

Ma ci sarebbe spazio per uno sviluppo piccolo ? Ad esempio, cosa succederebbe, per assurdo, se qualcuno di noi si “adattasse” ad una dimensione ridotta, con il resto mondo che invece continua a crescere a dismisura ?

Devo dire che non ricordo di aver mai visto formiche grosse combattere contro quelle piccole. Forse lo considerano sleale. O forse perché non sono in competizione, cioè non si minacciano (hanno esigenze molto diverse). O forse perché sarebbe ben difficile gestire uno “sfruttamento”: che lavoro può fare uno così piccolo ad uno così grande ? E viceversa ? Che pasticcio chiedere qualcosa ad un gigante: romperebbe tutto.
Non conosco bene la storia del gigante con i lillipuziani: credo che all'inizio lo legarono, ma solo per uno stupido errore... di sicuro la convivenza era impossibile... due spazi esistenziali che interagiscono raramente.

Mi vien da dire che, al crescere della differenza dimensionale, i piccoli conquisterebbero uno spazio interstiziale, completamente inaccessibile ai soggetti di scala maggiore, e quindi uno spazio apparentemente vuoto.
Le due popolazioni si intersecherebbero senza venire “a contatto”, almeno secondo il concetto di “contatto” legato all'esperienza dell'interazione.
Sarebbe il raddoppio dello spazio disponibile, e scusatemi se è poco....

Con la diminuzione di scala, abbiamo molte evidenze che non diminuiscono le capacità intellettive: i grandi dinosauri sembra non fossero particolarmente scaltri (prova ne sia l'estinzione totale), ed abbiamo una serie di esempi di statisti, condottieri e attaccabrighe accanitissimi, tutti di dimensioni ben sotto la media. Un bel prototipo di questa categoria di statisti, ce l'abbiamo a capo del governo. Peccato che della sua statura se ne faccia un cruccio... qualcuno dovrebbe dirgli che è all'avanguardia di un cambiamento che presto sarà necessario, o -per lo meno- opportuno.

La fantasia di rimpicciolirsi, non ci è insolita. Di fronte ad una situazione imbarazzante vorremmo rimpicciolire, in una riunione noiosa, per uscire da quel contesto, ed entrare in uno spazio nuovo. Anche di fronte ad una carta geografica, per camminare come formiche in quei paesi, solo disegnati. Che poi sarebbe la stessa cosa se fosse tutto il resto a diventare molto più grande, e noi fermi sulle nostre misure. Gli altri invecchiano, e noi bambini.

Le riflessioni sulla relatività, sono state uno spunto eccezionale per Einstein, e -sulla sua scia- per tanti altri. Mi vien da dire che questo tema non abbia ancora esaurito le possibilità di aprire spazi di comprensione inesplorati; oltre alla relatività del moto c'è molto da indagare sulla relatività dell'esistere.

“Lasciate che i piccoli vengano a me”... che avesse qualcosa a che fare ?