Vi è capitato mai, che uno vi dica: "Senti, questa cosa non mi serve più, te la regalo".
Viene da pensare: "Perbacco, che generosità ..."
Beh, se ci pensate, l'eredità è esattamente così.
Piuttosto meschino, non vi pare ?
Anche perché spesso si accompagna a sentimenti anche più brutti: "Te li sei tenuti stretti, eh ? Non mi hai mai dato nulla, eh ? Adesso che sei schiattato, è tutto mio"
Ti va di essere generoso ? Fallo finché sei vivo.
L'eredità è un atto meschino, che si spaccia per generoso, ma non lo è affatto,
io l'abolirei.
Uno dice: "sì, bravo, così rischio di morire in misera"
Se uno pensa così, vuol dire che non ha una gran opinione del destinatario del dono.
Però riconosco che potrebbe avere ragione.
Ma la soluzione c'è,
eccome.
Bisogna riscrivere il diritto di successione,
Completamente.
Fa solo danni
Basta pensare ai frazionamenti delle proprietà, che le rendono ingestibili.
Tutte le proprietà vadano ad un fondo destinato -guarda un po'- al sostentamento degli anziani.
Adesso le case di ricovero si finanziano con i soldi regionali del capitolo sanitario.
Assurdo.
La vecchiaia è un fenomeno naturale, non è un problema sanitario.
Il capitolo sanitario lo finanziamo noi, soprattutto i lavoratori.
E' invece giusto che sia finanziato dalle proprietà degli anziani, che lasciano quando muoiono.
E' cosa "loro", parlando di loro come categoria.
Deve restare a loro.
Se uno non riesce a goderlo, perché muore prima, lo useranno quelli che vivono più a lungo, ma sempre della stessa categoria !
Un erede ci tiene, per motivi affettivi ? Avrà un diritto di prelazione nella compravendita, o un diritto di riscatto, anche ad un prezzo particolarmente basso (ad es.: un quarto del valore di mercato).
Esente da imposte.
Se sono in più parenti a competere, o si accordano per la suddivisione, o viene dato a chi offre di più.
Avremmo migliorato il costo della spesa sanitaria
Risolto il problema finanziario dell'assistenza agli anziani.
Eliminato una prassi sociale moralmente discutibile.
Non siamo mica più in monarchia, o no ?
1 commento:
Ciao, questa volta sono assolutamente d'accordo con te!
Peccato...
Perché non sarà mai fatto.
I motivi essenzialmente sono due: chi muore e chi rimane.
In entrambi i casi la maggioranza inorridirebbe che i propri soldi vadano a dei perfetti estranei!
Ed ho scritto "propri" apposta, perché sono del defunto (che teoricamente finchè in vita può gestirli come preferisce) ma spesso chi rimane li vede come propri, anche prima del decesso, basta avere un po' di pazienza...
Altrimenti non mi spiego chi impugna il testamento perché, ad esempio, il padre anziano, lascia i soldi alla badante che si è presa amorevolmente cura di lui.
Incapace di intendere e di volere si dice.
Ma sanno l'italiano?
INTENDERE significa capire.
Ha capito benissimo chi ha fatto di più per lui.
VOLERE significa che sia fatto come desidera.
Ha lasciato un testamento apposta, altrimenti non lasciava niente e per legge i suoi averi sarebbero andati ai familiari.
NON DESIDERARE LA ROBA D'ALTRI
Io cerco di attenermi a questo principio Biblico e sono assolutamente d'accordo con la tua idea.
Anche perché vorrebbe dire pensare di più al prossimo finchè sei in vita: hai una moglie o dei figli a cui vuoi lasciare qualcosa? Lo fai prima di morire.
Ma no non è neanche questa la soluzione.
Sto pensando ad esempio la casa. Uno magari muore, un incidente , non se lo aspettava, le proprietà vanno nel fondo ed il coniuge rimasto sotto un ponte.
Non è così semplice.
E poi chi gestisce il fondo?
E se lo usa per sé? Questo mondo è pieno di disonesti...
La Bibbia anche in questo caso ha la soluzione, ma bisogna pazientare un po': un mondo senza più morte.
Intanto potremmo farci guidare dai principi Biblici, tanto per non sbagliare...
Io non spero di ricevere eredità.
Magari, non lasciarmi neanche debiti!
Comunque GRAZIE.
Perché mi hai aiutato a diventare autosufficiente.
Ti voglio bene Papà!
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