Per via che, in genere, facciamo bene
una sola cosa per volta.
In cucina ?
Una telefonata ti distrae,
ed ecco la pentola sul fuoco brucia tutto.
Il tifo ?
Una squadra è quella
preferita, le altre sono avversari.
Il partito politico ?
Casomai ti stanno
sulle scatole tutti, ma se ne apprezzi uno, difficilmente ne apprezzi
anche un secondo.
La gelosia ?
Per forza: se compare la seconda donna, avrai meno attenzioni per la prima.
“Avrai un solo dio” ?
Già: con due, uno verrebbe trascurato.
Può capitare perfino con i figli: al
piccolino vuoi bene.
Ovvio.
Meno ovvio che spesso l'affetto
per il compagno cala.
Nasce il secondo, ed ecco che il primo cominci
a dimenticarlo.
La legge dell' “uno solo” sembra
collegata alla nostra capacità di attenzione.
Ma, in effetti, si
possano benissimo guardare più cose contemporaneamente; solo ci vuole un po'
di allenamento.
Anche per ascoltare più discorsi contemporaneamente, è questione di allenamento.
Forse anche voler bene a
tutti, è solo questione di allenamento.
Insomma: non teoria, ma pratica.
Nessun commento:
Posta un commento