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giovedì 16 maggio 2013

Beati voi


"beati i poveri di spirito"
oh bella, e chi sarebbero ?

Quelli che non ridono mai ? Potrebbe anche essere: mai sentito che Gesù ridesse.
Arrabbiarsi sì, ma ridere no, neanche scherzare.

oppure quelli un po' tonti.
Come dire: "Beato te, che non ti rendi conto che stiamo affondando"

Ma chi saranno veramente i poveri di spirito ?
Beh, quelli furbi, no; quelli nelle beatitudini non rientrano.
Ma neppure quelli troppo intelligenti.

Poveri noi, che dell'intelligenza stiamo facendo merito.
Andiamo a scuola fin da piccoli, per allenarci.
(invece di giocare)
Isoliamo quelli che non capiscono
Costruiamo congegni sempre più complessi, senza minimamente temere che un giorno possano sfuggire alla nostra comprensione, ed diventino fuori controllo.
Sviluppiamo modelli di comprensione dell'universo, che richiedono molti anni di studio, e di esercizio, per essere decifrati.
Impostiamo le nostre relazioni su un'entità virtuale -il denaro- che non può sopravvivere senza la matematica

Gesù ci commisera
Forse non ha tutti i torti

1 commento:

tatolina ha detto...

Beati i poveri di spirito.
Nelle edizioni Paoline la frase effettivamente è molto nebulosa: è una traduzione che richiama più domande che risposte. Ma in altre traduzioni è reso : Beati coloro che si rendono conto del loro bisogno spirituale. Se ne hai bisogno vuol dire che ne sei povero ti pare? E quando si parla di spirito nelle scritture è improbabile sia grappa! I doni dello spirito santo sono: amore, longanimità, pace, fede, mitezza, padronanza di sé tutte qualità di cui oggi ci sarebbe proprio bisogno!
Per quel che riguarda se Gesù ridesse o meno, è scritto che il suo primo miracolo fu ad un matrimonio(l'acqua in vino)ed i farisei rimproveravano Gesù perché guariva di sabato ed i suoi discepoli erano noti perché non si attenevano al digiuno ma facevano festa. La Bibbia dice anche che per scrivere tutto quello che ha fatto Gesù non basterebbero i rotoli: molto è stato omesso, mettendo per iscritto solo ciò che ritenevano attinente al messaggio da dare, ma riflettiamo: se hai poco tempo per dare un messaggio importantissimo e sai che per di più a breve ti metteranno a morte torturandoti a chi viene voglia di far festa?
Io ribadisco: beati i poveri di spirito. Perché ne sentono la mancanza, infatti e purtroppo, spesso solo quando qualcosa ti manca ti rendi conto di averne bisogno!