Sicuramente la frase è paradossale, ma poco fa ho avuto la quarta telefonata della giornata (e sono le ore 11), da parte di quelle sfortunate impiegate (a tempo determinato), che hanno il compito di cercare spillarti quattrini con un contratto che non ti interessa (principalmente telefonia ed energia, ma anche altre carabattole).
Allora ho pensato: "cavoli, ci vuole una tassa !"
Tremonti, ascoltami: una bella tassa su ogni telefonata con scopo commerciale: 10 € a chiamata.
Si fa così: ogni azienda dovrà avere un elenco dei suoi corrispondenti abituali (chi non ce l'ha ?); l'azienda deve informare le persone contenute nell'elenco, e queste ovviamente hanno il diritto di richiedere di farsi cancellare dall'elenco (che poi è la norma sulla privacy... non c'è già ?);
L'elenco va comunicato al provider telefonico, in modo che non addebiti la tassa, quando si chiamano i corrispondenti abituali.
Questo ovviamente solo per le utenze intestate ad aziende.
La richiesta di cancellazione dall'elenco la si farebbe al garante, che la notificherebbe ai provider telefonici, che tartasserebbero l'azienda che tenta di ignorare le proteste delle sue vittime.
Credo di aver chiesto parecchie decine di volte che mi togliessero dagli elenchi, e quasi sembrava che per ritorsione si accanissero ancora di più sul mio numero telefonico !
Una tassa di 10€ sul diritto di disturbare.
Quando ricevessi una telefonata di quel tipo, mi consolerei pensando: "Beh, almeno versa 10 € a favore di quelli che hanno perso il posto di lavoro".
Sarebbe una tassa benedetta dalla stragrande maggioranza degli italiani ! (cavolo: Visco aveva ragione !)
Che ci vuole per farla ?
Facciamo un po' di casino perché la facciano ?
Dai !
Garante, dove sei ? Batti un colpo
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