Nel dare la notizia, di quel bambino che aveva torturato il cane, alla radio, hanno riferito il capo d'imputazione “violenza gratuita”.
Quante cose mi sono venute in mente... ve ne racconto qualcuna.
Quand'ero adolescente, diciamo: prima media, c'era uno scherzo che i bambini più grandi facevano a quelli piccoli. Inseguivano il malcapitato, finché non lo acchiappavano, e atterrato, giù una botta, proprio lì, dove ai ragazzi fa più male. Ricordo che lo scherzo era fatto anche all'insaputa, con l'ombrello, da dietro, infilando il manico tra le gambe dello sventurato, e dando un tirone. Lo scherzo era ripetuto finché il tapino non capiva che i propri testicoli andavano difesi a tutti i costi, e allora era diventato grande.
Violenza.... gratuita ?
Cosa intendeva dire il legislatore ? E' il fatto di essere senza tornaconto, che rende illecita la violenza ?
E mi vengono in mente i camion stipati di animali da macello, che sorpassavo sempre sulla tangenziale di Mestre (loro fermi in coda, sotto il sole, noi a sfrecciare con l'aria condizionata).
Chi di noi avrebbe il coraggio di macellare uno solo di quegli animali ?
Già, ma quella non è gratuita, di violenza, è un mestiere.
L'ipocrisia, sul tema della violenza, si spreca: sono il primo a magnificare un buon insaccato.
Ma tornando alla violenza gratuita, mi è venuto in mente che anch'io, che pure mi considero un mite, da piccolo ho carbonizzato formiche, concentrando con una lente la luce del sole, ed ho staccato la testa a mosche, per vedere l'orrendo spettacolo che continuano a volare, anche senza testa.
Quante cose mi sono venute in mente... ve ne racconto qualcuna.
Quand'ero adolescente, diciamo: prima media, c'era uno scherzo che i bambini più grandi facevano a quelli piccoli. Inseguivano il malcapitato, finché non lo acchiappavano, e atterrato, giù una botta, proprio lì, dove ai ragazzi fa più male. Ricordo che lo scherzo era fatto anche all'insaputa, con l'ombrello, da dietro, infilando il manico tra le gambe dello sventurato, e dando un tirone. Lo scherzo era ripetuto finché il tapino non capiva che i propri testicoli andavano difesi a tutti i costi, e allora era diventato grande.
Violenza.... gratuita ?
Cosa intendeva dire il legislatore ? E' il fatto di essere senza tornaconto, che rende illecita la violenza ?
E mi vengono in mente i camion stipati di animali da macello, che sorpassavo sempre sulla tangenziale di Mestre (loro fermi in coda, sotto il sole, noi a sfrecciare con l'aria condizionata).
Chi di noi avrebbe il coraggio di macellare uno solo di quegli animali ?
Già, ma quella non è gratuita, di violenza, è un mestiere.
L'ipocrisia, sul tema della violenza, si spreca: sono il primo a magnificare un buon insaccato.
Ma tornando alla violenza gratuita, mi è venuto in mente che anch'io, che pure mi considero un mite, da piccolo ho carbonizzato formiche, concentrando con una lente la luce del sole, ed ho staccato la testa a mosche, per vedere l'orrendo spettacolo che continuano a volare, anche senza testa.
Cosa passava per la mia testa di adolescente ?
Certo, non mi immedesimavo in quegli animaletti (non è comunque un esercizio tanto facile neppure adesso). Direi che non partecipavo ad una loro possibile sofferenza. E questo credo che sia una cosa comune alla maggior parte di coloro che fanno soffrire altri individui, o di chi spiaccica la zanzara che si vorrebbe cibare del suo sangue.
Non credo provi empatia chi usa ordigni al fosforo.
Neanche chi arma il veivolo.
Neanche chi fabbrica il materiale esplosivo.
Neanche chi fa il revisore dei conti dell'azienda produttrice.
L'orrore della violenza, che credevamo di aver soffocato, emerge in momenti inaspettati, quando arriva la notizia del bambino che impicca il cagnetto, o negli incubi notturni.
E ogni volta, mi fa emergere dubbi di complicità.
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