Spaventa, e fa soffrire, ma mi vien da dire che non dura.
Da incompetente, s'intende, ma per me i consumi sono come l'entropia, non possono calare: può sembrarti, in una certa zona, in un certo periodo, come quando si forma un cristallo, ma nel complesso non possono far altro che crescere... destino inesorabile.
Al massimo calano i consumatori...
Ho pochi soldi ? Ok, quella spesa non la faccio adesso, aspetto un po'... ma sta sicuro che poi la faccio. La macchina nuova ? Beh, rimando, sei mesi, che so, un anno, ma poi la compero.
Ovviamente se fanno tutti così, sembra una catastrofe... e parte la cassa integrazione.
L'imprenditore, quando c'è da incassare, mette via, ma quando c'è da tirare fuori, mette in cassa integrazione... non lo dico per fare il qualunquista: nel mio piccolissimo sono imprenditore anch'io... sono le regole del gioco, chi non le conosce, passa per pollo.
Vuoi giocare ? Svegliarsi, queste sono le regole.
La base dei consumatori è in continua, drammatica (per le risorse) espansione, a macchia d'olio: chi si è abituato con la carta igienica, non passa alla carta da giornale. Casomai la compera al discount (che poi costa meno del quotidiano).
I guru della finanza dicono “vedrete che durerà parecchio”. L'avevano prevista l'impennata del prezzo del petrolio ? E l'avevano prevista la ricaduta dopo poche settimane ? Se stessero zitti, non sarebbe meglio ? Quella volta che lo fanno, dovremmo fargli un bell'applauso, che so, dargli il premio Nobel, chissà che capiscano...
Come mai questa crisi ? La domanda successiva, è: "a chi giova ?"... A chi potrebbe giovare la crisi ? Beh, che l'economia oscilli, è necessario ai meccanismi della speculazione, che non guadagna quando il prezzi sono stabili. Quali meccanismi di stabilizzazione sono stati introdotti dal 1929 in poi ? Quali freni sono stati messi alla speculazione ?
Speculare è una parola ricca di significati...
“Osservare attraverso uno specchio”... perché mai ? Lo specchio non è la realtà: c'è distacco. Chi specula non si sporca le mani con l'attività su cui scommette. Compra e vende, ma non produce, non impiega... opera in modo virtuale (cioè lascia che operino gli altri).
Anche come soggetto, forse, lo speculatore è poco reale, nel senso che è una realtà incredibilmente diffusa ed evanescente. Tu ed io (inconsapevolmente ?) siamo speculatori, perché abbiamo affidato del danaro a qualcun'altro, che lo ha affidato a qualcun'altro, che ha finanziato qual'un'altro, che ha comperato... e via discorrendo.
Se penso agli speculatori, non immagino una cupola di delinquenti, ma una combinazione di atteggiamenti -ormai eticamente accettati- finalizzati al beneficio personale, che vuole ignorare l'eventuale sfruttamento di altre persone. Talmente virtuali da essere irriconoscibili.
Dicono che è una crisi finanziaria, perché manca liquidità. Io avevo capito che la liquidità è il danaro. Qualcosa di fisico. Mica può scomparire... Qualcuno ce lo dovrebbe avere, in questo momento. Che lo tenga nascosto, come Paperon dei Paperoni ? Sotto il materasso, come i nostri vecchi ? Se guardi le statistiche della cartamoneta stampata, in circolazione ce n'è milioni di tonnellate: se qualcuno li avesse bruciati si vedrebbe il fumo.
Fumo, altra parola usatissima, a proposito della crisi.
“Andati in fumo in una sola seduta miliardi di euro”... Ma cosa vuol dire ? Se sono il proprietario -che so- della Fininvest, e c'è un crollo del titolo, continuo ad essere proprietario della Fininvest, o no ? Cosa ci ho rimesso ? Mica volevo venderla ! Se il mio scopo era venderla, perché l'ho comperata ? Diverso è, se ho i miei risparmi in un fondo, che mi serviranno quando sarò vecchio; è diverso perché, quando andrò a chiedere in restituzione i soldi, me ne daranno meno di quelli che avevo versato tanti anni prima. Non è mica la stessa cosa ! Io non volevo “Essere proprietario del Fondo”, volevo solo fare previdenza... ma i miei soldi non sono “andati in fumo”.. sono stato vittima di un sistema che non mi consente di fare previdenza...
Su una cosa tutti sono d'accordo, e cioè che la forbice tra ricchi e poveri si è allagata. Nessuno sembra ricordare che questo fatto è sempre stato foriero di conflitti. Il confronto con il 29 magari è fuori luogo, e non voglio pensare a quello che è successo dieci anni dopo... però sarebbe meglio stare un po' allerta, e pensare seriamente alle condizioni di vita di quelli che stanno peggio...
Le vicende del mondo, credo d'aver capito, hanno il vizio di ripetersi.
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