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sabato 20 dicembre 2008

Crisi

Spaventa, e fa soffrire,  ma mi vien da dire che non dura.

Da incompetente,  s'intende,  ma per me i consumi sono come l'entropia, non possono calare:  può sembrarti, in una certa zona, in un certo periodo, come quando si forma un cristallo, ma nel complesso non possono far altro che crescere... destino inesorabile.

Al massimo calano i consumatori...


Ho pochi soldi ?  Ok, quella spesa non la faccio adesso, aspetto un po'... ma sta sicuro che poi la faccio. La macchina nuova ? Beh, rimando, sei mesi, che so, un anno, ma poi la compero.

Ovviamente se fanno tutti così,  sembra una catastrofe... e parte la cassa integrazione.

L'imprenditore, quando c'è da incassare, mette via,  ma quando c'è da tirare fuori, mette in cassa integrazione...  non lo dico per fare il qualunquista:  nel mio piccolissimo sono imprenditore anch'io...   sono le regole del gioco, chi non le conosce, passa per pollo.    

Vuoi giocare ? Svegliarsi, queste sono le regole.


La base dei consumatori è in continua, drammatica (per le risorse)  espansione, a macchia d'olio: chi si è abituato con la carta igienica, non passa alla carta da giornale.  Casomai la compera al discount (che poi costa meno del quotidiano).


I guru della finanza dicono “vedrete che durerà parecchio”. L'avevano prevista l'impennata del prezzo del petrolio ?   E l'avevano prevista la ricaduta dopo poche settimane ?   Se stessero zitti, non sarebbe meglio ?   Quella volta che lo fanno, dovremmo fargli un bell'applauso, che so, dargli il premio Nobel, chissà che capiscano...


Come mai questa crisi ?  La domanda successiva, è:  "a chi giova ?"...  A chi potrebbe giovare la crisi ?   Beh, che l'economia oscilli,  è necessario ai meccanismi della speculazione, che non guadagna quando il prezzi sono stabili.    Quali meccanismi di stabilizzazione sono stati introdotti dal 1929 in poi ?    Quali freni sono stati messi alla speculazione ?


Speculare è una parola ricca di significati...


Osservare attraverso uno specchio”... perché mai ? Lo specchio non è la realtà:  c'è distacco. Chi specula non si sporca le mani con l'attività su cui scommette.   Compra e vende,  ma non produce,  non impiega...  opera in modo virtuale (cioè lascia che operino gli altri).

Anche come soggetto,  forse,  lo speculatore è poco reale,  nel senso che è una realtà incredibilmente diffusa ed evanescente.   Tu ed io (inconsapevolmente ?)   siamo speculatori, perché abbiamo affidato del danaro a qualcun'altro,  che lo ha affidato a qualcun'altro,  che ha finanziato qual'un'altro,  che ha comperato... e via discorrendo.


Se penso agli speculatori, non immagino una cupola di delinquenti, ma una combinazione di atteggiamenti -ormai eticamente accettati- finalizzati al beneficio personale,  che vuole ignorare l'eventuale sfruttamento di altre persone.   Talmente virtuali da essere irriconoscibili.


Dicono che è una crisi finanziaria,  perché manca liquidità.   Io avevo capito che la liquidità è il danaro.   Qualcosa di fisico.   Mica può scomparire...   Qualcuno ce lo dovrebbe avere, in questo momento.   Che lo tenga nascosto, come Paperon dei Paperoni ?     Sotto il materasso, come i nostri vecchi ?   Se guardi le statistiche della cartamoneta stampata, in circolazione ce n'è milioni di tonnellate:  se qualcuno li avesse bruciati si vedrebbe il fumo.


Fumo, altra parola usatissima, a proposito della crisi.


Andati in fumo in una sola seduta miliardi di euro”... Ma cosa vuol dire ?   Se sono il proprietario -che so- della Fininvest,  e c'è un crollo del titolo,  continuo ad essere proprietario della Fininvest, o no ?  Cosa ci ho rimesso ?    Mica volevo venderla !    Se il mio scopo era venderla,  perché l'ho comperata ?    Diverso è,  se ho i miei risparmi in un fondo,  che mi serviranno quando sarò vecchio;  è diverso perché, quando andrò a chiedere in restituzione i soldi, me ne daranno meno di quelli che avevo versato tanti anni prima.   Non è mica la stessa cosa !   Io non volevo “Essere proprietario del Fondo”, volevo solo fare previdenza...   ma i miei soldi non sono “andati in fumo”.. sono stato vittima di un sistema che non mi consente di fare previdenza...


Su una cosa tutti sono d'accordo, e cioè che la forbice tra ricchi e poveri si è allagata.   Nessuno sembra ricordare che questo fatto è sempre stato foriero di conflitti.   Il confronto con il 29 magari è fuori luogo, e non voglio pensare a quello che è successo dieci anni dopo... però sarebbe meglio stare un po' allerta, e pensare seriamente alle condizioni di vita di quelli che stanno peggio...

Le vicende del mondo,  credo d'aver capito,  hanno il vizio di ripetersi.

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