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venerdì 17 ottobre 2008

Carità di Stato

La soddisfazione del capo del governo, per la caduta del “tabù” degli aiuti di Stato alle aziende, ci dovrebbe far saltare in piedi dalla sedia.

Non vi siete accorti che ci stanno sfilando di tasca il portafoglio ?
Sorridendo, come i ladri di professione

Nella solidarietà, chi vuole essere generoso, lo fa per sua scelta, ma se i quattrini gli vengono tolti dalla sua tasca a sua insaputa, si chiama furto.
Anche se chi glieli toglie, volesse darli tutti in beneficienza, si chiama ancora furto ...

I soldi che Berlusconi (ed i suoi compari) vogliono dare alle banche, non sono i suoi: non avrei nulla in contrario se fossero i suoi, ma non è questo che intendono fare.

Si confonde la solidarietà con il furto.

Si dice che, con questa operazione, si vogliono difendere i piccoli risparmiatori.
Accidenti che buon cuore, ma perchè i piccoli pensionati no ? I piccoli disoccupati no ? Quelli che sono piccoli, ma non sono risparmiatori, perchè i soldi li hanno già spesi tutti, loro non li aiutiamo ?
Viene il dubbio, piuttosto, che siano interessati a quelli grandi, di risparmiatori ...

Aiutare chi è in difficoltà è un grande segno di civiltà. Pensiamo a tutte le iniziative di previdenza che nei secoli sono state perfezionate, e che sono il vanto degli Stati moderni: la pensione d'anzianità, l'assistenza sanitaria, l'assicurazione infortuni, ma anche le assicurazioni private. Sono tutti istituti che -come principio di base- prevedono una raccolta di danaro, la costituzione di un fondo, che poi viene amministrato, ed infine usato per favorire i più sfortunati.
Funzionano come ammortizzatori: chi versa la quota sa che potrebbe essere lui a beneficiarne. Non dico che lo faccia volentieri, ma se ne da una ragione.

Non avrei nulla in contrario che gli istituti di credito costituiscano un fondo di questo tipo, per aiutare quelli che si sono fatti “fregare”, ma credo che nessun istituto di credito vorrà mai dare dei soldi per favorire un'altro istituto, perchè sa che quello ha tentato di “fare il furbo”.
Sapevano i rischi... sono stati spregiudicati per battere la concorrenza, offrendo ai clienti tassi fuori mercato, e tenersi più margine...non erano mica ignoranti quelli che hanno deciso queste operazioni.

E allora, dovremmo tirarli fuori noi questi quattrini ? Siamo proprio i più stupidi di tutti ?

Potrei anche essere daccordo di considerare questa una situazione di emergenza, per cui bisogna chiudere un occhio. Io li chiudo anche tutti e due, se lo Stato ha liquidità.... ma voglio esagerare, sono disposto anche a fare un versamento straordinario, una una-tantum... però poi quei soldi li voglio restituiti, e con gli interessi. Per caso a voi risulta che gli istituti di credito regaliano i quattrini ? O piuttosto se li fanno restituire, e chiedono anche un tasso di interesse ? Qualcuno ha mai suggerito che, qualche volta, in situazione di emergenza, li dovrebbero regalare?

Allora perchè dovremmo farlo noi ?

Se l'aiuto che chiedono serve per superare una brutta congiuntura, ma poi si impegnano a lavorare come si deve, io i soldi miei glieli do, ma -quanto meno- vorrei vedere qualche loro manager dimettersi, chiedere scusa, mettere sul tavolo tutti i quattrini che si è preso fino ad oggi, ed andare a fare un diverso mestiere. Che so, l'operatore ecologico. Non gli farà mica schifo ? Il saldatore no, perchè non sarebbero capaci.
Ma che nessuno venga fouri decantando meriti che evidentemente non hanno.

Ma un minimo di giustiza, non possiamo proprio permettercela ?
Ma a voi, non viene voglia di ribellarvi ?
Proprio a nessuno ?

No, No e No, a queste condizioni non siamo d'accordo sugli aiuti di Stato !

E poi diciamola anche tutta, gli aiuti di Stato decisi da quei signori lì, ci convincono ancora meno: mi spiace, ma sono troppo ricchi per dire a noi di essere generosi.

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