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martedì 6 settembre 2011

Bocciato


Non vi sembra che sarebbe l'ora di chiedere le dimissioni di Tremonti ?
Che sia per sua incapacità, o per incapacità dell'intera squadra di governo interessa poco:  la funzione di gestione dell'economia è vistosamente fuori controllo.   Se fosse un politico che vuole farsi rispettare, si dimetterebbe.  
Non lo fa lui ?  Invitiamolo a farlo.

Torniamo un po' con la mente al suo operato, negli ultimi 20 anni ... dai "conti truccati" della finanziaria 2003, che lo costrinsero alle dimissioni,  alla pioggia di benefici fiscali riservati a chi davvero non ne ha bisogno...
Confrontiamo lo stato dell'economia italiana, con quella della Germania.
Merita davvero la nostra fiducia ?
Davvero l'economia va governata da un fiscalista, specializzato nel ridurre al minimo i versamenti all'erario ... di chi gli paga la parcella ?

E' facile cadere nell'errore di difendere tutti quelli che sono ostili a Berlusconi.

Tremonti ? Bocciato !

mercoledì 31 agosto 2011

25 aprile

La manovra del governo sembra di quelle che faccio io quando parcheggio in retromarcia: avanti e indietro un'infinità di volte, e poi risulta comunque storta....

Ma la cosa che mi ha colpito, è lo spostamento delle feste. Una specie di "ora legale" fatta sul calendario. Così l'anno prossimo il 25 aprile potrebbe essere spostato a domenica 29 aprile, e festeggiato assieme al primo maggio.

Opera sicuramente di qualche mente "fina".

Come dire: la festa è per ricordare qualcosa che è avvenuto. Ovviamente si può ricordare in qualsiasi momento, e non solo nel giorno "che nel calendario ha lo stesso numero che c'era quella volta lì".

Non fa una grinza.

Che so, mica il compleanno lo festeggiamo "il giorno, l'ora, i minuti, ecc... esatti di quando siamo nati". L'approssimazione del giorno, per i compleanni, è accettabile. Se adottassimo l'approssimazione della settimana, non sarebbe molto diverso....

Che poi -grosso modo- è quello che facciamo l'ultimo dell'anno: non c'è un istante in cui fare festa, ed ogni fuso orario lo festeggia per conto suo. Nulla che meriti di scandalizzarsi.

Quindi sembrerebbe che questa sollevazione popolare contro una iniziativa così intelligente, sia opera dei soliti fannulloni.


Il problema, però, secondo me, è diverso, e sta nelle motivazioni di questo cambiamento.
Intatti, sarebbe fatto per aumentare la produttività.


Ma a voi sembra veramente che dovremmo produrre di più ?


Sua Maestà il Mercato non ha l'aria di richiedere tanti altri beni: ce n'é che avanza, no ?...
Il problema, magari, è di ripartizione.
  • Non lavorare di più, ma lavorare tutti (e quindi, necessariamente, di meno)
  • Non sussidi a chi non lavora, ma compensi al lavoro di tutti (e quindi nessuno a casa)
  • Non aumento del numero di beni prodotti, ma fare in modo che tutti abbiano accesso ai beni disponibili
Non ricordo esattamente la percentuale, ma qualcosa come il 40% dei beni alimentari, finisce, nei paesi "evoluti", nella spazzatura (qualcuno di voi ha numeri più precisi ?). Prossimi alla scadenza, eccedenze, leggermente rovinati e non più vendibili, acquistati e non utilizzati.
Ed abbiamo grosso modo un miliardo di persone con problemi gravi di alimentazione.

Ma avete idea di quanto è grosso un miliardo ?
Se fossero in Italia, ognuno di noi avrebbe 20 persone che gli chiedono da mangiare
Provate ad immaginare ad averli fuori dalla porta
Quanti siete in famiglia ? tre ?
Bene, fuori ne avete 60 che chiedono da mangiare.

Vi sembra ancora che la soluzione del problema sia festeggiare il 25 aprile di domenica ?

martedì 26 luglio 2011

Pentole e coperchi

In un primo momento, la notizia della strage è stata presentata per quello che la gente si aspettava fosse: un attentato dei fondamentalisti islamici.
E il fondamentalismo c'entrava veramente, ma era dell'altro segno. Noi italiani lo sappiamo bene, é sempre così nelle stragi.

Ma forse una notizia ancora peggiore, è che le affermazioni di Borghezio ("Le idee di Breivik? Ottime e condivisibili") potrebbero contenere una parte di verità; e cioè, che il pensiero comune - per come si manifesta in molte consultazioni elettorali - sembrerebbe essere tutt'altro che democratico, tutt'altro che cristiano, tutt'altro che umano.

E' come rendersi conto che stai in un fondo a un pozzo

Qualche tempo fa, facendo repulisti tra i libri dei miei genitori, è saltato fuori "L'uomo questo sconosciuto" di Carrel. Per curiosità l'ho sfogliato. Alexis scriveva nel 1935, con l'autorevolezza dei premi Nobel. Ho trovato molte frasi sulla necessità di eliminare i soggetti non educabili, gli ammalati inguaribili, i criminali incorreggibili, allo scopo di far progredire la razza.

Intendo dire che attribuire solo ad Hitler la resposabilità delle persecuzioni, la chiamerei una forma di depistaggio. Limitarsi alla esecrazione della follia di Breivik, è un'altra forma di depistaggio.


Ma forse non è affatto vero che i meccanismi elettorali fanno emergere dei "campioni statisticamente significativi" della società
... Forse non è affatto vero che il pensiero dei premi Nobel è esemplare.
... ... Forse, se ci trovassimo in condizioni di parità, nessuno di noi sarebbe razzista.

Il diavolo fa le pentole, si diceva una volta. ma non i coperchi

mercoledì 20 luglio 2011

Niente


Dell'ultimo militare italiano morto in Afganistan, si è sentito parlare poco.
Cos'è successo ? Niente, solo ne è morto un altro.
Giornalisticamente, è un tema che non interessa.

Niente.

E' anche la risposta che ci da Paola, la nostra piccola di 7 anni, quando le chiediamo: "Cosa hai detto ?", e lei ci vuole in qualche modo far pesare il fatto che non fossimo attenti.
Niente: "giacché non ti interessa, non te lo dico".

Nel mio mestiere, l'informatica, il "niente" è pure un'informazione. Significa che in quel caso non si dispone di alcun dato. E si può dire che in qualsiasi universo sia lo stato prevalente.

Così, secondo me, anche il niente è significativo.
Alle volte molto significativo,
come il silenzio.

Purché sia notato.

giovedì 14 luglio 2011

Grande Vecchio

Dopo aver letto gli articoli sui bunker massonici segreti, il backstage di Berlusconi mi ha lasciato un dubbio.
E' lui "fuori con le carte", malato, oppure c'è un mondo parallelo, a noi inacessibile, dove queste cose sono "normali", che Berlusconi -maldestro come sempre- lascia trapelare ?

Il sospetto del "Grande Vecchio" c'è da sempre, ma, secondo me, è la proiezione della nostra convinzione di impotenza. L'errore, credo, è propio quella convinzione. Noi probabilmente usiamo molto meno potenza di quella che abbiamo, ed anche molta meno creatività, ed anche molta meno intelligenza. E per giustificarci, ci piace pensare che c'è qualcuno che questi poteri ce li ha usurpati, e li usa segretamente.

Per me Berlusconi è stato descritto bene dalla moglie: un malato; esageratamente ricco, aggiungerei io.

Se io fossi un giornalista, eviterei di lasciare la porta aperta ad ipotesi complottiste, e mi limiterei ai fatti. Abbiamo visto bene, dalle intercettazioni, quale sia l'opinione che gli amici hanno di Berlusconi. Chi lo appoggia, ritiene di ricavarne un vantaggio economico. Ma il loro schema mentale, tutto sommato, non è molto diverso da quello che usiamo noi tutti i giorni.

Mi sono fatto questa idea: è il nostro schema mentale che "genera" i Berlusconi. Forse è lì l'origine del contagio. Peccato che siamo ai livelli dell'AIDS in Africa, e non ci sia il vaccino.

mercoledì 29 giugno 2011

Moltiplicazione

Basta.
I risultati dei referendum lo hanno dimostrato: si può fare.
Facciamolo per i nostri figli; ancora uno sforzo, dai !

Aboliamo la moltiplicazione.

Ma sì ! somma e sottrazione sono anche troppo. Massimo, massimo la divisione (che mi suona democratica), ma la moltiplicazione no, è troppo immorale.
8 per 5, si fa presto a dirlo, ma fare otto ore per 5 giorni consecutivi, non finiscono mai. E' più corretto dire 8+8+8+8+8, questo sì, che da l'idea di cosa stiamo parlando.

Che poi sappiamo bene che il risultato non è affatto vero: la moltiplicazione non funziona ! è rotta: se 1 kg di ciliege costa 5€, non è affatto vero che 100 kg costano 500€: sappiamo tutti che costano molto meno.

E' tutto un'imbroglio: 20% di IVA. Va beh, sull'euro del caffé, 20 centesimi te li posso anche dare, ma sul prezzo dell'automobile... piano: sono un sacco di quattrini. Che credi, che li trovo sotto il letto ?
Che la moltiplicazione sia strampalata, lo dimostra la moltiplicazione dei numeri negativi: dovrebbe venire uno stra-negativo, invece ti raccontano che diventa positivo !
Ma il massimo è il mitico "sette volte sette"; del 7 abbiamo già parlato, ma quando mettiamo in gioco la moltiplicazione, avete visto cosa viene fuori ?



Toh, un fiocco di neve...

Ve lo aspettavate ?

Che ci fa la neve nell'Eden ? Che lì fa un sacco di caldo (se no, mica se ne stavano nudi, giusto ?).

E' chiaro, quando il Creatore s'è incazzato (sui veri motivi le indagini sono ancora in corso), s'è fatto prendere dalla moltiplicazione, ed è venuto il gelo.

Per questo vi prego, tutti uniti con me, d'ora in poi smettiamola di moltiplicare, e stiamo un po' di più con i piedi per terra.

sabato 21 maggio 2011

Sara





Pensandoci bene, si direbbe proprio che non avesse il senso dell'umorismo.


O almeno così ce lo rappresentano le scritture.


Parlo di Gesù... persona straordinaria, da un sacco di punti di vista, ma -a quanto pare-piuttosto seriosa.



Strano...no ?


  • Sdrammatizzare, è un modo di aiutarsi

  • Riderci sopra, è un modo per sentirsi meglio

  • Trovare il lato buffo delle cose, è un modo per superare il dramma quotidiano



A Lui piaceva parlare, inventare storielline, ma mai, che io mi ricordi, che ci si potesse far sopra una bella risata.



Tale e quale suo Padre.


Quando l'angelo disse ad Abramo che sua moglie avrebbe avuto un figlio, Sara rise divertita (era come dire che Napolitano vincerà alle prossime olimpiadi).



La sua risata, per nulla offensiva, dimostra che il senso dell'umorismo c'era anche a quei tempi.



Ma è stata subito ripresa: "Perché ridi ?"







Alle volte me lo chiedo anch'io: "Perché ridiamo ?"







giovedì 21 aprile 2011

Spiragli

Vi ricordate quando gli infissi non erano così precisi come oggi, e restava sempre una fessura ? E dalla fessura, d'inverno, filtrava una lama d'aria fredda.
Non era necessario che la fessura fosse larga, per sentire lo spiffero: era il mondo esterno che spingeva, per entrare a tutti i costi, fastidiosamente.

Le fessure sembrano un'imperfezione essenziale per la contaminazione (non credo fosse enorme quella di Fukushima).

Ma uno spiraglio è anche un segno di speranza. Dalla stanza buia, uno spiraglio lascia intravedere il sole.
Quando capita che nelle imposte c'è un piccolo buco (come quando le tapparelle erano in legno) quel buco proietta -contro il muro di fronte- il mondo esterno, capovolto.

Lo spiraglio é anche quella fessura, nella porta socchiusa, che permette di intravedere di là, senza ancora andarci, come talvolta fanno i bambini, quando spiano gli adulti. Mi sono fatto questa idea: spiraglio, e soglia sono assieme l'anticamera del cambiamento.

Noi siamo stati concepiti da una fessura, e quando siamo usciti di , e ci siamo trovati di qua, l'abbiamo considerato l'inizio del nostro tempo.
Non s'è spalancata nessuna porta quando siamo venuti al mondo: ci siamo scivolati dentro.
Quello che per noi è stato un passaggio fondamentale, è iniziato con una piccola fessura, che ha messo in contatto due mondi destinati a mescolarsi.



Quando guardo Paola, la nostra figlia più piccola, mi chiedo quale potrebbe essere il futuro del pianeta che la ospita.
Mi sono fatto l'idea che gli sviluppi non si annunceranno in modo roboante. Solo i disastri si presentano in quel modo. Credo che dovremmo prestare attenzione alle fessure, ed a quello che si annuncia di là, dove tra poco, inevitabilmente, scivoleremo.

Siamo sulla soglia, e qualcuno si affanna forsennatamente a cercare di tappare la fessura, mentre forse sarebbe il caso di spalancare le finestre, e lasciare che l'aria si manifesti.

Poco fa passavo per la stazione di Padova, e c'erano le camionette di militari. Nei marciapiedi c'erano dei funzionari della polizia ferroviaria, con vistosissimi maganelli.
Immigrati da cacciare. Ministri folli, che aprono la stagione di caccia all'immigrato.

Mi è venuta in mente la mobilitazione che ci fu ai tempi del rapimento di Aldo Moro. Dimostrazione di forza altrettanto vana. Chi di voi si sente rappresentato da istituzioni gestite in questo modo ? Chi starebbero proteggendo ?
Che io sappia, i ladri sono quelli che si arricchiscono. Per cercarli io comincerei con quello più ricco di tutti. Quelli poveri, casomai, sarebbero da aiutare.

Peccato non si possa fare un referendum popolare per sciogliere il parlamento.

giovedì 17 marzo 2011

Viva l'Italia

Viva l'Italia !
E viva anche gli italiani.

Beh, non esageriamo... quasi tutti
Distinguiamo: dei giornalisti che non ammettono l'evidenza, farei a meno
Dei politici arroganti, farei a meno
Di quelli che si credono più furbi (ed in genere, ahimé, dimostrano di esserlo), farei a meno
Di quelli che fanno finta di non capire, farei a meno


Ma ora smetto, se no finisce che farei a meno anche di me..

Comunque ho sentito tanta voglia sincera di fare festa.
Come se ci fosse ancora la speranza che le cose cambino
Come se ci fosse un altro pianeta, vicinissimo, ed il fatto di restare ostinatamente in questo, fosse solo un brutto sogno.

Penso che il sentimento nazionale sia un po' antiquato, perché ignora i progressi fatti per l'abbattimento dei confini. Progressi consolidati, difficilmente rinegoziabili.
Però mi sento ugualmente di commemorare questa ricorrenza "nazionalista", per ricordare che chi si è battuto per l'Italia, lo faceva proprio per abbattere dei confini, e non per crearne di nuovi.
Ed anche quelli che si sono battuti per l'Italia repubblicana, e la nostra Costituzione, l'hanno fatto per migliorare i rapporti tra le persone, non per interesse personale.

Si sono battuti, credo, con sentimenti simili a quelli di quei poveri ragazzi in Libia, che stiamo lasciando soli, di fronte al potere di un miliardario, arrogante e folle.
Si vede che ai miliardari, arroganti e folli, ci abbiamo fatto il callo.