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mercoledì 30 aprile 2025

Consapevolezza


Delle galline che ci tengono compagnia nel cortile, l'anno scorso una fece la cova in un posto scomodo, ed in particolare 
due pulcini nacquero meno arzilli degli altri, e furono oggetto delle nostre coccole.

Uno in particolare, un galletto, vive tuttora ed è rimasto affezionato: ci segue ovunque, e ci onora di splendidi (ed acutissimi) chicchirichì.

Quando mi guarda, e commenta tra sè e sè con versetti, è chiaro che -a modo suo- sta comunicando.  E' un po' come con i bambini appena nati: è chiaro che comunicano, ed è un problema nostro se stentiamo a capirli.

Spesso si dubita della consapevolezza degli animali e si esclude categoricamente quella dei vegetali, come se questa facoltà fosse riservata agli umani. Eppure anche noi umani non siamo tutti consapevoli allo stesso modo, e, limitandomi a me stesso, io non sono sempre consapevole allo stesso modo.

Purtroppo non è per nulla facile comunicare il proprio grado di consapevolezza: è qualcosa personale...

Però credo che aumentare il grado di consapevolezza sia la rivoluzione che ci attende (ed è iniziata), a cui si oppongono accanitamente tutti i centri di potere.

Una grandissima quota di progresso tecnologico (alimentata da loro) ha come obiettivo la sottrazione di spazi di autodeterminazione, che si ottiene riducendo il libero arbitrio, ovvero la consapevolezza.

Strumenti di persuasione, devices "cattura attenzione".  Esiste una intera economia finalizzata all' "evasione" dalla realtà.

La contrapposizione capitalismo vs proletariato, compresa secoli fa, andrebbe forse rifocalizzata. Non è tanto il lavoro l'oggetto di cupidigia, ma la consapevolezza.

E forse il problema è complesso, perché richiede l'ammissione da parte nostra, che rispetto a questa forma di prepotenza, non siamo passivi, ma attori.

Noi cerchiamo di convincere.

Anche i nostri figli.

Noi siamo dominatori dei nostri animali domestici.

Noi tiranni verso il pianeta, che sfruttiamo senza nessuno scrupolo. 

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