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domenica 8 dicembre 2013

Porcelli

Perché poi scomodare il latino ?  Si è capito subito che era una porcata.
Ora però pare che i saggi abbiano perso tutti i capelli a furia di grattarsi la testa, e -nonostante gli sforzi- il parto della riforma elettorale si faccia attendere.
Credo sia evidente che il premio di maggioranza non ha garantito governabilità... quello attuale, affidato a partiti antagonisti, lo dimostra.
Soluzioni alla francese portano a parlamenti molto sbilanciati in senso maggioritario.
Ma il punto, a mio parere, è il concetto di "maggioritario", che non va applicato all'elezione del parlamento, ma alla scelta dell'esecutivo
Il parlamento deve rappresentare TUTTI gli italiani, e quindi non può che essere proporzionale. 
Per il governo, invece, è ragionevole che "vinca il migliore"
Allora che si presentino dal capo dello stato più candidati (con già pronta la squadra di governo), e si faccia la conta dei voti in parlamento. 
Si faccia pure anche il ballottaggio. 
Chi vince governa, e resta in carica senza bisogno di continue verifiche sulla fiducia
Decade dopo il rinnovo del parlamento, o se si presenta un diverso candidato, che lo sfida in parlamento (come se fosse un nuovo ballottaggio), e lo vince.

Mi è venuto in mente, che più della riforma della costituzione, occorrerebbero pillole di buon senso, ed iniezioni di onestà.

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