Quante
volte sembrerebbe non finire mai, e poi finisce.
Mi
sono fatto l'idea che l'infinito sia solo un'idea, una delle tante
idee sbagliate.
Con
la scusa che continua ad esserci qualcosa dopo, ci sentiamo esonerati dal
capire quanto manca alla fine.
Anche
con la relatività, chi di noi, all'inizio, non è
stato un po' scettico ?
- Accettiamo un limite massimo per la velocità, solo perché ci hanno spiegato che i regoli si accorciano, il tempo s'allunga, ed un sacco di altri scherzetti alla tira-molla, per cui magari uno crede di andare ancora più veloce, ma più della luce non ce la fa proprio.
E
se fosse così anche con l'infinito ?
Intendo
dire, che c'è un numero massimo, e non solo non riesci a fare +1, ma
quando tenti di avvicinarti, succedono strani scherzetti, e la somma
è un po' meno degli addendi...
Come
per la relatività, che a velocità normali non te ne accorgi, così
con i numeri “normali” questo non si verifica, ma per certi
numeri, quelli proprio enormi, magari si verifica...
D'altronde
verso il basso, non è che sia possibile dividere all'infinito: dopo
un po' arrivi alle particelle elementari, che le hanno affettate a
destra e sinistra, ma si direbbe che siamo abbastanza vicini al
capolinea.
Parlando
di numeri grandi, bisognerebbe capire se le operazioni che conosciamo
continuano a funzionare. Però, se il numero è veramente grande, ci
potrebbero essere dei problemi proprio a farlo il calcolo. E se il
calcolo non lo si riesce a fare, come si fa a dire che funziona come per i numeri normali ?
Il
bello è che se scoprissimo che esiste proprio un numero massimo, che
più alto non si può, sarebbe la fine per tutto il castello
dell'algebra moderna, che poggia sul concetto di infinito, come se
fosse la cosa più ovvia del mondo.
Ma tutto finisce, per fortuna, anche Berlusconi
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