Ad esempio, una volta mia figlia Paola, piccina, trovò una farfalla.
Era immobile.
"Guarda" mi disse "sta dormendo".
"No, sai" la corressi io "probabilmente è morta".
Mi accorsi che l'idea l'aveva rattristata, e cercai di generalizzare: "E' normale, sai, tutti gli animali prima o poi muoiono; anche noi. Tutti moriamo".
Lei mi ha guardato negli occhi: "ti sbagli papy: qualcuno sì, tutti no"
Lei era sul presente: se io e lei eravamo vivi, non era vero che tutti si muore.
Era la mia idea, che andava a sondare fatti futuri, non accaduti, ad essere sbagliata
2 commenti:
I bambini sono naturalmente nel presente. Quando vogliono una cosa la vogliono subito, domani non esiste. Quando provano una emozione tutto il loro mondo è quell'emozione.
Poi crescendo si comincia a guardare indietro e davanti, e ci si dimentica del presente che in effetti è l'unica cosa che esiste realmente.
Il passato è passato, il futuro non è detto che ci sarà.
E così ci perdiamo la vita.
Come diceva forse John Lennon "la vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti".
Giustamente a volte dovremmo imparare dai bambini.
C'era un altro che la pensava così, e l'hanno messo in croce.
Bisogna che stiamo attenti...
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