Paola mi fa: “Va, ma poi ritorna ?” In effetti no: il 2009 è stato un esemplare unico, non ci sarà mai più un altro 2009. Piuttosto di dire che se ne va, sarebbe stato corretto dire che l'anno vecchio schiatta del tutto, ma mi pareva brutto.
Allora ho detto: “Sì, ma il nuovo anno in effetti sarà come quello precedente: comincia con l'inverno, poi ci sarà la primavera, sbocceranno i fiori, e poi verrà il caldo dell'estate...”
Ed è lì che mi sono incasinato...
Sono uguali o diversi ?
Perché l'uguaglianza non è che sia un concetto tanto chiaro. “Siamo tutti uguali”: sì, come le gocce d'acqua, che non ce ne sono due di identiche, neanche per sbaglio !
Ci sono uguaglianze veramente vigliacche, come quando allo specchio ti riconosci, e dici “Quello sono io”, e invece, se provi a sovrapporre, ti accorgi che la destra è finita a sinistra !
Mi ha sempre colpito il fatto che a noi, i cinesi sembrano tutti uguali... loro però si riconoscono perfettamente. Poi un cinese mi ha spiegato che anche noi, per loro, siamo difficilmente distinguibili uno dall'altro: incredibile, no ?
Quando comprammo il cagnolino di casa, lo andammo a prendre da un allevatore. La mamma aveva appena sfornato nove cuccioli. Quando siamo attivati, dalla cuccia è uscita prima la madre, e poi uno alla volta, i piccolini. A noi sembrano tutti uguali. Per la mamma però sono tutti ben diversi.
Come con i vini, se non sei allenato, puoi fare fatica a distinguerli, non è facile riconoscerli.
Per distinguere, bisogna conoscere.
Ma vorrei attirare la vostra attenzione, su una uguaglianza, che sembra ovvia e banale, ma non lo è poi tanto, secondo cui ogni cosa è uguale a sé stessa, e su un'altra, che sembra falsa, ma che ha del vero, per cui ogni cosa è uguale a qualsiasi altra cosa.
Se confrontiamo una cosa con... se stessa, vuol dire che la stiamo osservano in due, da due punti diversi, oppure anche da soli, ma in momenti diversi. E sì, perché altrimenti il confronto non avrebbe senso.
In entrambe i casi, le due osservazioni NON POSSONO COINCIDERE. Supponete che sono io l'oggetto osservato: in un momento diverso, quanto meno sarò più vecchio; invece, visto da due persone diverse, non c'è nessun modo di dimostrare che stanno vedendo la stessa cosa, salvo un atto di fede, o se mi chiedono la carta d'identità.
L'esempio più evidente siamo noi stessi. Non so dove ho letto, che gli atomi che costituiscono il nostro corpo sono ricambiati abbastanza spesso, soprattutto quelli dell'acqua.
Credo che tra me, e me dieci anni fa, non siano molti gli atomi nello stesso posto.
Ma non c'è solo il tempo, che crea confusione.
Forse gran parte delle diversità, sono solo l'effetto di una nostra confusione.
Quando studiavo fisica, mi stupiva la semplicità dell'espressione matematica delle leggi dell'elettromagnetismo, e di quanto si assomigliassero le equazioni di leggi relative a fenomeni così diversi tra di loro, come la legge gravitazionale, o dell'attrazione elettrostatica.
L'impressione è che da qualsiasi punto tu parta, arrivi sempre allo stesso risultato, e che sotto sotto, di leggi ce ne siano ben poche, chissà, magari una sola.
Così puoi studiare le interazioni tra particelle, oppure tra pianeti, oppure tra persone, e le conclusioni sono trasferibili con una facilità incredibile...
Ma provate ad immaginare il nostro mondo, ed allontanarvi, finchè non lo vedete nella galassia, ed allontanari, finchè non lo vedete in un ammasso, e poi allontanarvi ancora, e ancora, e ancora.
Non vi sembra che allora veramente ogni cosa diventa uguale ad ogni altra cosa ?
Beh, salvo di fronte alla legge, perché lì c'è sempre (almeno per un'altro po') qualcuno che è più uguale degli altri (almeno qui in Italia).
Non vi sembra che allora veramente ogni cosa diventa uguale ad ogni altra cosa ?
Beh, salvo di fronte alla legge, perché lì c'è sempre (almeno per un'altro po') qualcuno che è più uguale degli altri (almeno qui in Italia).
1 commento:
Ecco... visto che volevi un commento: sei impagabile!!
Tu dirai... mica vero... accetto anche rateizzazioni...
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