Si parla di

tempo (45) potere (38) soldi (20) parole (19) scritture (16) verità (15) giornalismo (14) comix (9) libertà (9) valori (9) numeri (8) relativismo (8) acqua (7) emozioni (6) evoluzione (6) decrescita (5) errori (5) fisica (5) morte (5) dolore (4) lavoro (4) diritto (3) sogni (2)

lunedì 28 settembre 2009

Riposo

Stanotte ho fatto un bel sonno, e mi sono alzato riposato.

Ho detto: “Riposato” … ma qual'è l'azione ?

Se mi rado, alla fine sono rasato: rasarsi è l'azione, ed il risultato è che sono rasato.
Se pulisco la casa, alla fine è pulito: pulire è l'azione, ed il risultato è il pulito.

Ma riposare è un'azione ? Quando dormo non faccio niente... perché, dopo, dovrei essere “riposato” ?

In effetti non facciamo nulla di consapevole, ma qualcosa lavora per noi, e ripristina, ricostruisce, prepara, assimila, metabolizza, senza che facciamo nulla; in alcuni casi, proprio perché non facciamo nulla, purché non facciamo nulla !

Quando siete malati, cosa ci dice il medico ? “Mi raccomando, riposo”, già, perché il riposo è la prima medicina. Capite ? Vi dice: “Non fare nulla, che è meglio !”

A Paola, un mese fa, abbiamo comprato una coniglietta nana. E' stata presa da un mucchietto di animaletti simili, e ce l'anno messa in una scatola per portarla a casa.
A casa ci siamo accorti che aveva una zampetta rotta: le penzolava inanimata. Che fare ?
Abbiamo pensato “amen, mica si può ingessare una zampa di quelle dimensioni”
Fatto sta che lei se la leccava, la stiracchiava... dopo un po' riusciva ad alzarla, e dopo un altro po' funzionavano le unghiette... ed ora è quasi normale.
Riparata da sola, con riposo e alimentazione ...

Credo nessun chirurgo sarebbe stato in grado di fare altrettanto: senza la capacità dell'organismo di fare da solo, nessuna terapia medica funzionerebbe.
Chi riuscirebbe a trasformare le schifezze che le abbiamo dato da mangiare, in quel miracolo di tecnologia microscopica che è una zampetta di coniglio funzionante ?
Beh, il riposo ci riesce...

Ma torniamo al riposo.

Da piccoli giocavamo ai soldati: uno faceva il comandante “Attenti !” gridava, e noi ci si irrigidiva come un bastone, poi diceva “Riposo !” e noi ci si rilassava, ciondolando vistosamente le braccia.
Che gusto ci fosse, non lo ricordo, ma l' “Attenti” aveva senso solo perché seguito dal “Riposo!”, ed era quello che ci faceva ridere.
Riposo è la sospensione dell'attenzione, allentare le difese, disattendere il comando... essere sé stessi...liberati

direi: fiducia.

Ma il riposo mi ricorda anche quella preghiera, che -ahimè- mi è capitato di recitare recentemente: “L'eterno riposo dona loro o Signore”.

Il riposo eterno come dono, equivale alla vita come condanna: che brutta cosa...
O forse un'ipocrita consolazione rivolta a chi soffre un lutto ?
E poi, riferirsi ai morti con: “Loro” ... che brutto distacco...!

Una preghiera, per me, difficile da digerire...

A voi, cosa fa venire in mente ?
Vi dico cosa viene in mente a me...

Quando finisce il nostro tempo “personale”, stop con le attività reattive e consapevoli.
Prende il sopravvento quell'altra attività, del tutto inconsapevole, come sempre nel riposo.
Noi smettiamo di agire, ma alla natura gliene importa nulla delle nostre attività, casomai la disturbano; così cominciano le attività della natura, come sempre nel riposo.
E magari il suo agire rigenera, come sempre nel riposo.
Poi ci si risveglia, e -com'è normale- non si ricorda più nulla.

Che la rigenerazione passi attraverso la ricostruzione della zampetta del coniglio, o prenda un giro più largo, per un metabolismo che includa i batteri della decomposizione, l'assimilazione vegetale, fino alla nascita di un nuovo organismo, sono dettagli... in entrambe i casi “fa tutto Lei”, mentre noi riposiamo.

Ma ci sono un paio di cose, in quella preghiera, che contraddicono la mia ipotesi.
Il riposo “eterno”, e la luce “perpetua”.
In altre parole, c'è il sottrarsi dal ciclo della rigenerazione, per entrare nel binario senza ritorno (si direbbe “morto”) di una luminosità al di fuori del tempo, dove neppure la Natura può più agire (si direbbe “soprannaturale”).

Qualcosa che mi ricorda l' “illuminazione” ben descritta da altre scuole di pensiero.

Strano, no ?

Nessun commento: