Si parla di

tempo (45) potere (38) soldi (20) parole (19) scritture (16) verità (15) giornalismo (14) comix (9) libertà (9) valori (9) numeri (8) relativismo (8) acqua (7) emozioni (6) evoluzione (6) decrescita (5) errori (5) fisica (5) morte (5) dolore (4) lavoro (4) diritto (3) sogni (2)

domenica 18 gennaio 2009

Adesso

Alle volte -magari capita anche a voi- mi sveglio alle prime luci dell'alba, e mi dico “domani devo fare questa cosa...”.   Poi mi rendo conto che sono già nel nuovo giorno, e mi dico “che stupido, è già domani... e torno a dormire.


L'arbitrarietà nelle demarcazioni del tempo non sembra dare grossi problemi,  ma resta tale.

Come quando si festeggia il capodanno, ed ogni fuso orario lo festeggia in un'ora diversa.  Se il capodanno è un momento, cioè una posizione nel tempo, perché non festeggiarlo simultaneamente ovunque ?


Abbiamo un modo strano di riferirci al tempo, e stentiamo ad adottare dei riferimenti assoluti.

Sembra ridicolo regolare tutti gli orologi rispetto a Greenwich ?  ... beh, un giochino simile lo facciamo due volte l'anno, quando ci fanno impostare l'ora legale.  Non ci sarebbe nulla di straordinario a dire che l'ora resta la stessa, e che si va a lavorare un'ora prima.  Per inciso, debellare l'abitudine dell'andare a lavorare sarebbe di per sé una vittoria epocale.

Eppure certi riferimenti relativi sono proprio ingannevoli, come quel mio amico, ad una cena particolarmente appetitosa, che ci confidava che domani avrebbe cominciato la dieta. 

E' ovvio che domani non sarà mai adesso.


Ancora più ingannevoli sono i riferimenti relativi, come la “contemporaneità”.  La definizione di letteratura contemporanea, che si trova nelle antologie, l'ho sempre trovata buffa, dato che quel libro potrà essere letto tra 100 anni, e quella “contemporaneità”  sarebbe ben difficile da spiegare.

Ma facciamo che state preparando la colazione, e contemporaneamente ascoltate le notizie alla radio.  State facendo due cose nello stesso tempo.  Contemporaneamente, in qualche altra parte del mondo,  magari qualcuno -che so- sta facendo la stessa cosa, oppure sta dormendo, o morendo di fame.

Vi sembrano "contemporanee" allo stesso modo ?

Nel secondo caso l'unica relazione tra le due cose, é che accadono “sotto lo stesso cielo”  (=con le stelle nella stessa posizione),  ma sono due fatti che non conoscete contemporaneamente.  Finch'è non sai che qualcuno,  mentre stai preparando il caffè,  sta morendo di dissenteria,  per malnutrizione e contaminazione dell'acqua,  quel fatto ti è completamente estraneo,  ed è come se non ci fosse, o -siccome prima o poi lo sai- come se avvenisse in un tempo diverso dal tuo.

Ma supponiamo che la notizia che senti per radio, sia proprio relativa allo sterminio per fame.   E che vi dicano "Mentre state facendo colazione per andare a lavorare, c'è un bambino che è agonizzante da giorni, ed ora che stai mescolando lo zucchero è spirato".   Vi lascierebbe ancora indifferenti ?

Non volevo rovinarvi la giornata.  Volevo solo dire che è come se vivessimo in isole del tempo.. non volessimo farci carico dell'adesso del pianeta.  Che aspettassimo che l'adesso diventi storia, per poter dire "è passata".

Nessun commento: