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lunedì 31 dicembre 2012

Gemma


Uno dei motti di mio padre, che mi è rimasto per molto tempo oscuro, fa più o meno così "Ciascun del tronco ne abbiamo un ramo".
Aveva a che fare con la somiglianza che abbiamo con i nostri genitori
Tu, che stai leggendo, lo conoscevi ?

Questa somiglianza appare più agli altri che a noi, che magari dei nostri genitori notiamo più quello che non vorremmo essere.
La critica ai genitori, che una volta si chiamava "contestazione", è tutt'ora molto praticata, e sembra essere una tecnica di liberazione suggerita con gran facilità da coloro che -a pagamento- ti dovrebbero alleggerire il peso del vivere quotidiano (ma principalmente alleggeriscono il portafoglio).

Così spesso non fa piacere riflettere sulle somiglianze.

Però io credo che questa continuità sia importante, perché non riguarda solo noi  con i nostri avi, ma anche i nostri fratelli, ed i nostri figli.

La ripetizione di certe caratteristiche comunque non è un cerchio che si chiude, ma piuttosto una spirale che si allarga, ed il bello è che ad ogni giro percorre sempre spazi diversi.

Quest'anno che finisce, e la gemma del nuovo anno che spunterà tra poche ore, fanno parte dello stesso tronco.

Ma tronco e ramo sono due parti - una più vecchia e l'altra più giovane - con funzione di servizio alla pianta, come lo sono le foglie, i fiori ed i frutti.
Ma forse né il tronco, né il ramo sono consapevoli del frutto che verrà.
Quale sarà -a maturazione- il nostro frutto ?
Come andremo ad utilizzare, questi prossimi 365 giorni ? Queste 8.760 ore ? Questi 525.600 minuti ?

Quasi quasi ci dormo sopra: la notte porta consiglio

lunedì 17 dicembre 2012

Soccorso


Hanno fatto una legge che ti punisce, se non soccorri un animale ferito.

Bello, no ?

Ricordo ancora quella notte che vidi una gallina bianca sul ciglio della strada.
Se fosse morente, o defunta, non so, perché non mi fermai.

Oggi sarebbe un reato.

Poco dopo ne vidi un'altra: nella notte, bianche com'erano, illuminate dai proiettori erano visibilissime.
E subito dopo ancora due, e poi altre ancora: "Cavoli, che succede ?" mi sono chiesto.
Finché non ho raggiunto il camion.
Era carico con decine di cestoni - ne avrete notati sicuramente anche voi, di simili - pieni di galline, come quelle che avevo visto sull'asfalto.
Tutti stipati di galline, eccetto uno, che aveva lo sportellino aperto, e che ormai era vuoto.


  • Ricapitoliamo: non soccorrere la gallina sull'asfalto è un reato.
  • Trasportarle in quel modo, per macellarle, invece no.

Ok: basta mettersi d'accordo, no ?

Costruire, e fare commercio delle mine che hanno ucciso proprio oggi 25 bambine in Afganistan, no, non è un reato.
Ignorare, e lasciar morire di fame decine di migliaia di bambini (3 ogni secondo), ogni giorno, no, non è un reato.
L'elenco potrebbe essere lungo...
A voi non sembra una incredibile ipocrisia ?

Poi mi è capitato sotto gli occhi, un articolo sulla  «patatona» Toutatis, l'asteroide 4179 che è passato mercoledì scorso, ad una distanza da noi, pari a 18 volte la distanza Terra-Luna.
Ho approfondito un po' la notizia, ed ho trovato che Toutatis è stato fotografato da un satellite cinese, a 3 km di distanza...
Voi, quest'ultimo particolare, lo avete visto sulle prime pagine ?
Chi di voi è al corrente dei progressi della Cina in astronautica ?

Allora, forse, non è ipocrisia, ma piuttosto una accurata selezione.

Leggi da fare, informazioni da diffondere, idee che ci dovremmo formare, visione del mondo, e di noi stessi, che dobbiamo avere.
Per la stabilità.
Stabilità ? Ma cos'è la stabilità ?

E la stabilità, è lo status quo. Cioè il nostro equilibrio squilibrato, che riserva grossi privilegi a pochissime persone.
Gli altri devono starsene buoni, sotto la minaccia che uno squilibrio peggiori le loro condizioni di vita.
E sentirsi buoni, perché soccorrono un gatto.

mercoledì 5 dicembre 2012

Estinzione


Il nostro animale domestico, in questo periodo, è una piccola tartaruga.
Che, per la verità, non è molto di compagnia, per via del letargo.
Ha ritirato le sporgenze (zampe, capino) ed aspetta fiduciosa, immobile, il tepore della primavera.

Se mi guardo attorno, un sacco di esseri viventi fanno come lei; senza andare in cerca del solito orso, molti alberi, in questo momento, stanno riposando, e si direbbe stiano benone.

Anch'io, che di solito dormo poco (penso che sia per via dei capelli bianchi), con questo freddo mi ritrovo a pisolare volentieri.

Chissà...
forse, quando, nudi, vivevamo nelle grotte, passavamo anche noi un bel periodo di letargo.

Se trovo quello che ci ha fatto perdere quell'abitudine...

Ora le ferie le facciamo in estate, che sarebbe il periodo meno adatto per riposare.
E difatti in ferie non ci riposiamo affatto...

A pensarci meglio, si direbbe che non ci riposiamo mai un gran che.
Con la disoccupazione al 30%, invece ripartirci le poche cose da fare, ci ripartiamo la sofferenza di lavorare troppo (qualcuno), e di stare senza reddito (gli altri).

Non è masochismo ?
Non so voi, ma io mi sto facendo l'idea che non ci vogliamo un gran che bene, noi, proprio per nulla...
Come se il nostro limite fosse quello, prima ancora di volerci bene l'un l'altro...

Vi siete chiesti come mai ?
  • Paura di essere sopraffatti nel sonno ?
  • Paura di non svegliarci ?
  • Paura di risvegliarci in un ambiente ostile ?

L'unico che sembra non avere paura, è il nostro Parlamento, caduto da mesi in letargo pre-elettorale.
In questo caso, credo, l'estinzione non sarebbe un gran danno...