Poco fa, alla radio, hanno ricordato John Lennon, e la frase: "la vita è quello che ti succede mentre sei occupato in altri progetti"
Come dire: "Dov'è la tua attenzione ? Beh, ti stai perdendo tutto il resto"
Una vigliaccata: mica dobbiamo fare la fine di quell'asino, che è morto di fame perchè non sapeva da quale greppia mangiare...
Poche storie: la nostra vita è proprio quello che stiamo facendo, quello che mangiamo è proprio quello che diventa la nostra carne, e quello che diciamo è proprio quello che resta di noi.
Forse il resto può interessare quelli che amano i rimpianti.
Mi viene in mente un giochino, che si faceva ai tempi dei primi programmi sotto windows: il pulsante che, quando ci vai sopra con il mouse, scappa all'angolo opposto del video.
Chissà perché faceva così tanto ridere.
Una cosa così frustrante, che scappa quando quasi l'hai raggiunta.
Così drammaticamente attuale per i meno fortunati di noi.
Che ci sarà da ridere ?
Avete notato anche voi che si raccontano sempre meno barzellette ?
Qualche anno fa: "La sai l'ultima ?" era una delle prime cose che si diceva quando ci si incontrava la mattina.
Adesso le raccontano i professionisti (comici, e capi di governo (non tutti (per fortuna))), ma noi sempre meno.
Ridiamo, ma pensiamo anche che c'è poco da ridere.
Eppure riso e sbadiglio sono due cose misteriose, che ci danno benessere
per cui, se sbadigliate leggendo questi pensieri, un grazie potreste anche farmelo
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