A proposito dell'esclusione delle liste di Berlusconi, ci sono due argomenti che vengono ripetuti nei messaggi radio e TV, ossessivamente.
La prima è che la presentazione delle firme sarebbe un problema formale, mentre la possibilità di votare la lista appoggiata dal primo ministro è un problema sostanziale.
Ma quelli che hanno scritto cinquant'anni fa le norme elettorali, per quale motivo hanno previsto il rito della presentazione delle firme ?
Potevano prevedere il versamento di una cauzione, no ?
Potevano prevedere la firma da parte di pubblico amministratore, no ?
Perché è stata scelta proprio la firma di semplici cittadini, ma in numero pittosto elevato ?
Beh, è chiaro. Anche cinquant'anni fa c'era il problema delle liste civetta, che potevano attrarre l'attenzione degli elettori, ma che non avevano riscontro popolare.
La raccolta delle firme era la prova che quella lista aveva un collegamento con la base degli elettori. Non una lista preparata da personaggi potenti, per ottenere consensi, ma senza avere quella struttura organizzativa, che poi consente, una volta eletta, di gestire democraticamente le attività dell'eletto.
Le firme non sono forma, ma la sostanza del processo di selezione dei candidati.
Forma sarebbe stata se si diceva che la dista doveva essere presentata su un appositi moduli, o se doveva essere scritta in ordine alfabetico.
Una lista i cui candidati non riescono neppure a raccogliere le firme, come può essere democratica ? Quei signori, come possono pretendere di essere eletti ?
Poi si dice: "la lista del PDL", ma la lista è un elenco di candidati; sono loro che hanno fatto cilecca, non il PDL ! Magari il PDL ha sbagliato, in quella circoscrizione, a fidarsi di loro, ma questo non mi sembra un problema istituzionale.
Il secondo argomento riguarda il fatto che il PD vuole una vittoria "a tavolino". Forse si dimentica che le liste non erano 2, ma molte di più. La gara continua ad esserci anche se un atleta è escluso per doping. Continua tra gli altri, che non si dopano.
Ma dov'è andato il buon senso comune ?
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