Mi hanno spiegato, con mio stupore, che
quando sciamano, sono inoffensive.
Sarebbe così grande la gioia di creare
la nuova famiglia, che di aggredirti non ci pensano nemmeno.
Quell'incredibile insieme ronzante di
esserini viventi potresti anche accarezzarlo; se lo fai
delicatamente, centinaia di pungiglioni resteranno nel fodero.
Come è facile sperimentare nella vita
quotidiana, questo tipo di gioia è strettamente legata al processo
riproduttivo.
Nel senso più ampio; anche nutrire ed accudire la prole, che chiamiamo “amore materno”, è più semplicemente: “gioia”.
Nel senso più ampio; anche nutrire ed accudire la prole, che chiamiamo “amore materno”, è più semplicemente: “gioia”.
"Bene" che si oppone (=ne è l'opposto) del "male"
Semplificando, il bene è gioia, e
prosecuzione della specie: il tempo viene gabbato, grazie alla
continua rigenerazione.
Il suo opposto è la fine naturale del
tempo, e “ci fa male”.
E' come se fosse stato un "principio di
conservazione", ad aver messo a punto questo meccanismo premiante.
Quello che ci fa operare per la prosecuzione della specie, ci pervade di gioia
Quello che ci fa operare per la prosecuzione della specie, ci pervade di gioia
Il resto ci delude.
Ecco perché sentiamo un gran bisogno che si torni a coltivare la gioia (togliendo terreno alla malvagità).
Mica per soddisfazione personale: è una concreta, drammatica necessità per il genere umano.
Peccato che, a leggere i quotidiani, si direbbe che il mondo si stia occupando di tutt'altro.